POLICORO
– Il braccio di ferro tra l’Amministrazione comunale del centro jonico e la
società Tradeco Srl di Altamura continua. Dopo la risoluzione consensuale del
contratto di 9 anni per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, circa 1,7 mln di
euro l’anno, avvenuta nei mesi scorsi e appena un anno e mezzo di servizio, la
società di Altamura (Ba) ha presentato ricorso al Tar di Basilicata. Dunque la
vertenza con polemiche annesse ha un colpo di cosa inaspettato, e si presume
non sarà l’ultimo. Infatti dal canto suo l’Amministrazione comunale ha dato
mandato ad un legale di fiducia di resistere in giudizio e dunque non
mancheranno strascichi giudiziari con relativo appello al Consiglio di Stato,
verosimilmente, da parte del soccombente in primo grado. Ricordiamo che la
Tradeco si aggiudicò l’appalto nella passata consiliatura prendendo il posto
della Vi.Ri, con l’onere di raccogliere i rifiuti porta a porta, la cosiddetta
differenziata. Poi ci fu un periodo di transizione dovuta alla gestione
commissariale, gennaio 2012/maggio dello stesso anno, e con il subentro
dell’attuale maggioranza di centro destra, una parte della quale aveva fatto
parte della passata Amministrazione fino ad aprile 2011, la città di Policoro
si è trovata di fronte l’emergenza rifiuti. Cumuli di spazzatura in pieno
centro con insetti e animali, tra cui cani e topi, pronti a rovistare tra i
sacchetti buttati per strada anche da cittadini incivili. Nell’ estate 2012
l’odore nauseabondo e il caldo di stagione hanno generato allarme tra i
residenti e turisti, tanto che si è sfiorata una vera e propria sommossa
popolare. La Tradeco rivendicava, stando alle dichiarazioni del sindaco Leone
in una conferenza stampa, un adeguamento di contratto –più soldi- ma lo stesso
non accettava chiedendo il rispetto del contratto del 2011 senza ulteriori
oneri mettendo sotto tutela la Tradeco dalla società Esper, la quale rilevava
alcune criticità nella gestione del servizio. Così per qualche giorno la ditta
chiudeva i cancelli lasciando a casa gli operai e la città senza servizio fino
a quel momento non impeccabile per la contrapposizione di cui sopra. Dopo
alcuni giorni e una serie di trattative le parti si incontravano e il primo
cittadino annunciava la risoluzione consensuale del contratto. Un accordo salomonico
con la Tradeco che continua a gestire il servizio fino all’aggiudicazione del
nuovo bando, il cui l’iter è ancora in corso. Ora la querelle sembra ritornata
indietro di qualche mese con la Tradeco che non se ne vuole andare da Policoro,
se leggiamo tra le righe del ricorso al Tar sul nuovo avviso pubblico. A fronte
di un servizio sulla cui efficienza si può discutere, nei giorni scorsi è stato
recapitato ai residenti il conguaglio della Tares (ex Tarsu) con un aumento
medio di quasi il 25% -con parte del gettito che finisce alla Provincia e
Stato- e per alcuni la beffa di aver pagato entro il 31 quando poi i termini
sono stati prorogati al 24 gennaio poiché ad alcuni residenti la notifica
dell’avviso di liquidazione/pagamento è avvenuta e sta avvenendo nei primi
giorni del 2014. Insomma un ingorgo giudiziario-amministrativo sul servizio e
relativa tariffa dal futuro incerto dato che il Governo nazionale tra i vari
scioglilingua della nuova imposta per l’anno appena apertosi non ha chiarito
ancora come si chiamerà e quanto si dovrà pagare in futuro.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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