POLICORO – A sette giorni dal
crollo della palazzina in via Piave a Matera, che ha causato la prematura scomparsa
di una giovane donna di origini policoresi della famiglia Favale, un caso
simile, da scongiurare assolutamente, si potrebbe verificare nel centro jonico.
L’allarme è stato lanciato, attraverso la nota trasmissione di canale 5
“Striscia la notizia” di giovedì 16, da alcuni abitanti di alloggi sociali di
fronte l’Isis “Pitagora” di via Puglia. L’alluvione del primo dicembre avrebbe
causato danni strutturali agli appartamenti di nuova costruzione e dopo un
sopralluogo, stando alle dichiarazioni degli intervistati, dei Vigili del fuoco
del locale distaccamento di via Lazio ci sono gli estremi per far sgombrare
alcuni immobili, all’interno dei quali ci sono –le immagini sono chiare- crepe
anche di una certa dimensione. I residenti sostengono di aver avvisato l’Ater
(Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) dei danni subiti dagli appartamenti
e che finora, a distanza di oltre un mese, nessuno si sia fatto vivo per
accertare lo stato di conservazione della palazzina dopo un fax spedito e
ricevuto dallo stesso Ente subregionale. Dal servizio emerge che l’Ater ha
eseguito tre sopralluoghi: aprile, giugno e agosto 2013 dal quale non è emerso
nulla di grave e pericolante e che l’intervento di manutenzione straordinaria
rientra nella normale pianificazione dei lavori che saranno eseguiti in futuro,
con tanto di documento sventolato da Fabio. Ma gli intervistati dicono di non
aver mai visto nessuno. I tecnici dell’Ater non avrebbero contattato nessuno
degli assegnatari degli appartamenti, né sarebbero entrati nei portoni per una
perizia sulla staticità dell’immobile oggetto di danni. Forse, ha dichiarato un
signore di mezza età ai microfoni di Striscia, si sono affacciati e hanno dato
un’occhiata all’esterno della struttura, ma non hanno avvisato nessuno. Perché?
Quando vengono ce lo dicano così ci facciamo trovare e verifichiamo insieme se
possiamo o meno continuare ad abitare qui. Dunque urge un secondo sopralluogo,
possibilmente allargato agli interessati per evitare una possibile seconda
tragedia.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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