POLICORO
– L’Apt (Azienda di promozione turistica) di Basilicata ignora Policoro e il
mare del Metapontino. Sulle pagine di marketing territoriale pubblicate sui
grandi media nazionali, tra cui Tv Sorrisi e Canzoni, dal tema: “Basilicata che
spettacolo” non c’è traccia di grandi eventi culturali della fascia jonica. Da
Nova Siri a Bernalda/Metaponto, oltre 50 mila abitanti tra cui la stessa
Policoro e Pisticci, tra i Municipi più grandi dei 131 regionali, nessun evento
merita di essere inserito nelle politiche di promozione del territorio, pagate attingendo
dalle tasche dei contribuenti e dai fondi comunitari, anch’essi soldi pubblici.
Ci sono Brindisi di Montagna con la Storia bandita, il Volo dell’Angelo e
dell’Aquila rispettivamente a Castelmezzano e San Costantino Albanese, Aliano e
Valsinni con i parchi letterari di Carlo Levi e Isabella Morra, la Cripta del
peccato di Matera, il castello federiciano di Lagopesole, la città dell’utopia
di Campomaggiore. Tutto qui? E il resto del territorio? Nessuna menzione nella
pagina regionale dove spicca lo slogan: “Grandi attrazioni tra storia, natura
ed emozioni. La scoperta che ti sorprende!”. Ed ha sorpreso, in negativo, sia i
residenti di una delle zone più popolose della Lucania che gli stessi turisti
che non si capacitano dei motivi per i quali il Metapontino viene escluso dagli
“attrattori” regionali. Ci risulta che il volo dell’Aquila finora non ha
registrato le presenze sperate alla vigilia, mentre gli altri eventi sono
consolidati nel tempo con numeri consistenti. Però la pagina promozionale Apt
poteva essere allestita con un criterio più saggio: quello di dividere la
Basilicata per aree e individuare almeno un happening per ciascuna di esse. E
invece chi l’ha congegnata non è stato dello stesso avviso penalizzando
oltremisura il tempio di Hera di Metaponto, la festa di San Bernardino a
Bernalda, quella di San Rocco a Pisticci, tra le più seguite in regione dopo la
Madonna di Viggiano, San Gerardo di Potenza e la Bruna di Matera. Per non
parlare poi del museo della “Siritide” di Policoro o lo stesso polo culturale
di Metaponto che ospita reperti archeologici della millenaria storia della
Magna Grecia. Ebbene non si poteva inserire un pezzo di storia comprensoriale
nelle politiche delle offerte culturali regionali? A meno che l’Apt o l’ufficio
regionale preposto non abbia pensato che gli eventi jonici non siano
all’altezza di quelli promossi nella pagina di informazione turistica. Se così
fosse bisognerebbe capire con che parametri/criteri la Regione stabilisce quali
sono gli eventi di una certa rilevanza e quali non lo sono, anche per dare una
dritta agli amministratori locali e sollecitarli ad inventarsi un evento che
possa riscuotere un certo successo ed entrare nella lista privilegiata degli
appuntamenti culturali degni di attenzione nelle politiche di esportazione
culturale lucana. A meno che non ci sia un peccato di fondo che con la cultura
ha poco a che spartire ma è un parente stretto del peccato originale che non è
la chiesa di Matera ma la politically
incorrect tipico del diavolo quando ci mette la coda! E pensare che il Dg
dell’Apt, Giampiero Perri, nel 2012 è stato insignito del premio Heraclea
dall’associazione di Matera “I colori dell’anima” proprio a Policoro per i suoi
meriti nelle politiche di promozione della Basilicata. O meglio solo di una
parte! Se l’avesse propagandata tutta avrebbe meritato il Nobel.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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