Il Wwf è intervenuto su due questioni relative alle
attività petrolifere. “Il Wwf di Basilicata - si legge in una nota - ha
infatti inviato due documenti di osservazioni al Ministero dell’Ambiente,
che aderiscono anche a quelli prodotti dal Comitato Mediterraneo No Triv
di Policoro, relativamente a due richieste di permessi per ricerche petrolifere
nello Ionio chiedendo alla Commissione VIA, che li sta valutando, di non
rilasciare il parere positivo in quanto gli studi presentati non sono
idonei ad escludere i rilevanti impatti ambientali delle attività di
ricerca. Per il WWF, le trivellazioni per la ricerca e l’estrazione degli
idrocarburi sono oggi sempre più tecnicamente difficili e pericolose per l’ambiente
e la salute del mare. Non dobbiamo più investire nei combustibili fossili ma
nelle energie del futuro. E il Governo deve creare le condizioni perché questo
avvenga davvero. Il WWF, insieme alle Associazioni Laboratorio per Viggiano ed
Onda Rosa, ha presentato un documento di osservazione al Piano di Emergenza
Esterno del Centro Oli di Viggiano chiedendo, tra le altre cose,
che sia inserito nel nuovo Piano il principio che esso possa essere
attivato non solo dall’ENI che gestisce l’impianto, ma anche dalla pubblica
amministrazione a seguito del controllo esercitato attraverso il flusso
continuo di dati delle centraline. Un controllo pubblico, che magari
coinvolga anche una rete di cittadini appositamente formata, darebbe infatti
maggiori garanzie per le popolazioni che vivono nell’area”.
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