martedì 17 settembre 2013

Mazzeo: “più sicurezza per gli operatori sanitari”

“Questa fase pre-elettorale, per molti aspetti, agitata e confusa, non deve far trascurare i problemi che emergono dalla nostra realtà regionale. Tra i tanti quello della sicurezza nelle attività assistenziali”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Enrico Mazzeo del Gruppo misto sottolineando che “l’aggressione subita pochi giorni fa nell’ospedale di Policoro, da un collega medico, ripropone ancora una volta il problema delle tutele durante alcune attività assistenziali”.

“Al collega di Policoro – aggiunge Mazzeo - sono dovuti solidarietà e sostegno ma anche il riconoscimento per un lavoro, normalmente impegnativo, che a volte, diventa più difficoltoso per le condizioni in cui si svolge. Occorre ricordare che altri episodi, molto spesso, si sono verificati anche se in circostanze e con modalità diverse. Ecco perché non bisogna dimenticare che nella Sanità ci sono categorie esposte a rischi di violenze. In particolare sono quelle a cui appartengono coloro che lavorano nei Pronto Soccorso, nel servizio di Guardia Medica, nel 118, nei centri per la salute mentale; fenomeni frequenti di intemperanze se non di forme di vera e propria violenza, così come nel caso di Policoro”. “Bisogna dire – prosegue ancora il consigliere - che di frequente disfunzioni organizzative funzionali vengono ‘pagate’ dagli operatori che sono l’ultimo anello a contatto diretto con l’utenza. Alcune attività di assistenza continuano senza interruzione, malgrado tutto, per il sacrificio ed il senso di responsabilità degli operatori. Occorre prendere in considerazione soluzioni efficaci per un fenomeno preoccupante, scarsa sicurezza per gli operatori. Innanzitutto migliore coordinamento fra i livelli istituzionali competenti a vario titolo anche in materia di sicurezza”. “Bisogna dire ancora un no alla politica dei ‘risparmi a tutti i costi’ che ha portato a tagli in punti strategici come i presidi di vigilanza presso i servizi pubblici a partire da quelli della Sanità. La sicurezza ad orario, alla luce dei fatti – conclude Mazzeo - è inadeguata perché non evita i rischi a chi dovrebbe lavorare con la maggiore tranquillità possibile”.

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