POLICORO – Una città sommersa. E’
l’incredibile ritrovamento fatto da due archeologhe, Giusy Crupi e Maria
Domenica Pasquino, insieme ad un pool di collaboratori, alle spalle della via
privata Francesco D’Amato, parallela di via Puglia ingresso del nuovo centro
commerciale Eurospin. Nel pomeriggio del 26 giugno le archeologhe ci hanno
illustrato i ritrovamenti delle 80 tombe posizionate quasi una a fianco
dell’altra: “Si tratta –spiegano- di una necropoli riconducibile alla colonia
di Herakleia poiché ci troviamo in prossimità della cinta muraria che poi
termina nel parco adiacente l’ufficio postale di via Giustino Fortunato”.
L’area è distante poche centinaia di metri dal museo della Siritide e dalla
collina dove sorgevano le colonie di Siris-Herakleia. “Parliamo –continuano le
due studiose- di un periodo che va dal IV al II secolo a.C. quando la seconda
colonia era, probabilmente, in pieno fermento in tutta l’area della Magna
Grecia. Ottanta sepolture scavate in un perimetro di 15 metriX70 all’interno
del quale ci sono seppellite gruppi di famiglie. Negli scavi abbiamo trovato
vasi che servivano a contenere liquidi preziosi (oli, profumi) e altri, più
semplici coppe verosimilmente contenitori di acqua. Tra i reperti archeologici
anche piccole tombe con scheletri di bambino e relativi giochi. Crediamo che
tra i corpi ci siamo quelli per ricchi, che deduciamo dalla cassa in pietra,
oggetti rituali, di lusso per l’epoca come lo specchio in bronzo o vasi che
venivano portati in dote dalle donne, segnale che la sepoltura aveva un valore importante,
e oggetti quotidiani, in altre tombe, come il corredo”. Ora i reperti saranno
consegnati alla Soprintendenza per i Beni culturali di Basilicata e in
particolare al locale museo con l’area bonificata dai reperti per continuare
nel piano casa come previsto da crono programma dei proprietari privati della
zona, la cui società, “Le giostre”, si è accollato l’onere economico della
stessa bonifica.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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