POLICORO – Nella serata del 12 giugno si è riunito il Consiglio comunale della città jonica. Ad inizio lavori il sindaco Rocco Leone (centro destra), fuori sacco, ha comunicato l’ingresso in Giunta di due nuovi assessori: Stefania Albanese (Politiche sociali) al posto della dimissionaria Livia Lauria e Domenico Bianco (Attività produttive) che ha surrogato Giovanna Carrera, anch’essa dimissionaria. Entrambi gli assessori sono in quota Forza Italia. Il capogruppo della minoranza, Gianluca Marrese (Pd), ha sostenuto che con il rientro di Forza Italia in maggioranza il baricentro della coalizione si sposta verso gli “Azzurri” con le altre due civiche (Trenta) e Impegno Comune che a suo dire vengono ridimensionate. Marrese ha anche attaccato il primo cittadino aggiungendo che non è più un uomo libero avendo accettato il diktat di Forza Italia. Nel suo intervento ha poi chiesto lumi alla segretaria generale circa la seconda quota rosa mancante nell’Esecutivo, ed è ritornato sul mancato funzionamento delle commissioni e sulla conferenza dei capigruppo che non viene convocata prima delle sedute della massima assise consiliare. Francesco Fortunato dello stesso partito ha definito la nomina della nuova Giunta illegittima per la mancanza della seconda donna nell’Esecutivo come da legge Del Rio; mentre Gianni Di Pierri (Policoro Futura) ha detto che con il nuovo Esecutivo si chiude il balletto delle poltrone senza che sono stati affrontati i problemi della città. Nelle loro repliche Antonio Cantasano (Fi) ha dichiarato che la politica è dinamicità ed evoluzione e dunque dopo i chiarimenti del caso tutto è rientrato. Sulla stessa scia il sindaco, il quale ha affermato che il confronto serve a crescere e che la politica ha le sue regole e che si parla solo dei rimpasti di Policoro e mai di quelli ci altri Enti territoriali. Sanasi e Scarcia (Trenta) hanno invece sottolineato il primo come l’entusiasmo è sempre vivo, mentre il secondo che Forza Italia è parte integrante della maggioranza. Sulle mancate convocazioni delle commissioni il presidente del Consiglio, Giovanni Lippo (Trenta), ha replicato che vengono strumentalizzate dalla minoranza, nel senso che non si crea un confronto costruttivo al proprio interno; mentre sulla convocazione della conferenza dei capigruppo ha aggiunto che non servono quando i punti all’ordine del giorno sono uno o due. Sulla nuova Giunta la segretaria generale, dott.ssa Fiorenzano, ha citato un parere del Consiglio di Stato che parlerebbe di rappresentanza di genere e non di numero di posti da assegnare.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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