POLICORO- Il bilancio consuntivo
2014, approvato poche sere fa in consiglio comunale dalla sola maggioranza, è –
in ordine di tempo – l’ultimo atto di una amministrazione scialba e priva di idee,
che ancora si ostina a tentare di illudere la città con promesse di
investimenti ed opere mai avviate. Eppure, a un certo punto, a sentire parte
degli interventi di taluni membri della maggioranza veniva voglia di alzarsi e
brindare per i brillanti successi conseguiti. Appalti, investimenti, cantieri
aperti e definitiva sistemazione della questione raccolta differenziata, questi
i grandi elementi di soddisfazione per l’attuale amministrazione comunale. Ebbene,
al di là della constatazione che la raccolta differenziata sembrerebbe (il
condizionale è d’obbligo) almeno formalmente
partita – seppure molto lontana da come è prevista in contratto e dunque
indebitamente strapagata dai cittadini – e con la doverosa precisazione che non
si tratta di un risultato straordinario ma del minimo indispensabile per un
ente locale (insieme alla illuminazione pubblica ed alla manutenzione di strade
e marciapiedi), noi continuiamo a chiederci quali siano – concretamente -
questi grandi progetti messi in cantiere. Forse la nostra amministrazione
dimentica di aver fatto un patto con gli elettori, sulla base del quale è stata
scelta a guidare la città, e per il quale è stata votata. E allora, a proposito
di bilancio, ci chiediamo per esempio :
- Come mai
nelle previsioni di programma c’era la realizzazione di un impianto
fotovoltaico su strutture pubbliche con un investimento di un milione di euro e
nel consuntivo non c’è più ?
- Perché
nonostante le previsioni di stanziare quasi seicentomila euro per la
ristrutturazione edilizia dell’Istituto Milani e la manutenzione straordinaria
di tutte le scuole comunali, le somme
non sono state più impegnate ? Si è accorto il Comune dei continui furti e
danneggiamenti perpetrati ai danni delle strutture scolastiche ? E allora
perché continua a minimizzare e a dare assicurazioni di intervento se invece,
nonostante le nostre reiterate richieste, non ha pensato di dotare le scuole
neanche di un antifurto (che costerebbe alla collettività molto meno di quanto
costa continuare a ripristinare i danneggiamenti e ri-acquistare le merci
rubate) ?
- E la
storiella della Piazza Lido – Duna Attrezzata che continuano ostinatamente a
dirci essere ormai prossima alla realizzazione ? Come fanno a pretendere di
farcelo credere se anche in questo consuntivo è stato eliminato il relativo
impegno di spesa di oltre tre milioni di euro ?
- Che dire poi
della ennesima rinunzia a realizzare il centro servizi per la zona artigianale
D/1 per novecentomila euro, del mancato collegamento centro abitato – cimitero,
della tanto decantata città giardino e della lotta agli speculatori che ha
cambiato direzione ed è diventata città degli speculatori e lotta ai giardini
con cementificazioni mostruose e abbattimenti indiscriminati di alberi (altro
che i fiorellini colorati a mare…);
- Vogliamo
dire alla città che i Revisori dei Conti, anche quest’anno, hanno bollato le
previsioni di spesa come “poco adeguate ed attendibili rispetto agli
investimenti effettivamente realizzati”
?
- E’ il caso
forse di dire alla città che la struttura operativa comunale cui è affidato per
legge e regolamento il controllo di gestione (cioè la verifica sull’operato
dell’amministrazione) anche quest’anno – per il terzo anno consecutivo - non ha
presentato la sua relazione così impedendo di fatto il controllo sul
perseguimento degli obiettivi programmatici
da parte dell’amministrazione ?
- Vogliamo o
no ricordare che il programma elettorale della coalizione di centro – destra
prevedeva, tra l’altro : la riqualificazione di Piazza Dante e Piazza Eraclea
(mai fatta), la piazza centrale del lungomare (mai fatta), il completamento
delle opere di urbanizzazione (ma figuriamoci), il recupero delle aree urbane
depresse (hanno depresso le aree che non lo erano), la realizzazione di
infrastrutture a supporto dello sviluppo turistico (neanche l’ombra), la
realizzazione di impianti di energia alternativa (niente), agevolazioni fiscali
per le aziende che avrebbero incentivato attività e lavoro (niente da fare),
l’individuazione di uno staff di lavoro capace di reperire risorse e fondi
pubblici europei (e chi l’ha visto), uno sportello amico con giovani
professionisti che offrono a titolo gratuito consulenze ai cittadini (ma quando
mai), ed ancora destagionalizzazione del turismo, piattaforma logistica interregionale, edilizia popolare, campagne
sociali contro droga, alcool e gioco d’azzardo etc., parole, parole, parole.
- Ed ancora il
grande bluff del bilancio partecipato e della casa di vetro, della trasparenza
e della rivoluzione gentile, tutte belle parole che però ormai hanno stancato e
che non trovano alcun riscontro con la triste realtà dell’affannato,
disordinato e discutibile operato dell’attuale amministrazione.
- Quale
politica di sostegno è stata messa in campo per l’agricoltura ? E per il
commercio ?
- Sta per
chiudersi stancamente il terzo grigio anno di amministrazione e i risultati
sono sotto gli occhi di tutti con una
compagine politica che arranca e che anziché programmare seriamente il nostro
futuro si accapiglia ormai da mesi per la conquista di una, anzi due, poltrone
assessorili, dando un esempio concreto e tangibile di come non si dovrebbe
amministrare una città.
- Policoro ha
mille problemi : grande disagio sociale e giovanile con enorme diffusione di
droga ed alcool, delinquenza crescente, disoccupazione e disperazione alle
stelle, nessuna concreta prospettiva per i comparti economici, nessun progetto
di sviluppo, si continua a navigare a vista; la speranza è che questi due anni
(ammesso che occorrerà davvero aspettare due anni) passino in fretta senza
lasciare altre grandi ferite alla città.
Giuseppe
Maiuri – Coordinatore Cittadino Policoro Futura
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