POLICORO – Incidente mortale l’8
maggio intorno alle 17:30 in via Puglia. Una mini cooper di colore scuro stava
percorrendo via Puglia in direzione corso Pandosia quando al numero civico 49
ha svoltato, non si sa bene se fosse una inversione ad U o se era diretto nella
via privata G. D’Amato, ma questa seconda ipotesi sembra più veritiera poiché
l’uomo alla guida della quattro ruote abita in via F. Tristano, stando alle
informazioni delle forze dell’ordine- mentre una moto di grossa cilindrata, una
Yamaha, stava effettuando il sorpasso proprio quando l’auto stava svoltando.
L’impatto è stato violentissimo con il passeggero della moto, Angelo Lopriore,
di appena trent’anni, che è stato letteralmente scaraventato a qualche decina
di metri di distanza dall’incidente e purtroppo non ce l’ha fatta a
sopravvivere. Il pilota della Yamaha, Rocco Nucera, è invece stato ricoverato
presso il nosocomio del centro jonico e operato d’urgenza. Dalle prime ricostruzioni
dell’accaduto da parte delle forze dell’ordine sembra che il ragazzo deceduto
non portasse il casco, a differenza di Nucera. Sull’asfalto non sono state
rinvenute tracce di frenata della moto prima dell’impatto. Il giovane di
Accettura era una commerciante di auto e tra le ipotesi della sua presenza a
Policoro ci sarebbe anche quella dell’acquisto della moto che, purtroppo, gli è
stata fatale. Sul posto sono arrivati la Polizia locale, i carabinieri della
locale Compagnia e a supporto i militari della Guardia di finanza la cui
caserma “Pistone” si trova proprio a qualche metro di distanza dell’incidente.
L’apertura di una strada privata “G. D’Amato”, una perpendicolare di via Puglia
aperta in concomitanza che l’inaugurazione del nuovo centro commerciale
“Eurospin”, avvenuta il 2 aprile scorso, ha causato già qualche disagio nel
traffico cittadino poiché viene utilizzata da molti automobilisti che
percorrono via Puglia per evitare il semaforo e come “scorciatoia” per
dirigensi nel quartiere Europa (III piano di zona) e dunque da mettere subito
in sicurezza.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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