POLICORO - I
Carabinieri del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, al termine di una
intensa e rapida attività investigativa, hanno deferito in stato di
libertà D. t. m. (classe 83),
bracciante agricolo, censurato, A.i. (classe 94), in attesa di prima
occupazione, incensurato e I.d. (classe
74), operaio, incensurato, tutti di
nazionalità rumena, per il delitto di ricettazione di carburante del tipo
gasolio. Il
pomeriggio del 09.03.2015, alle ore 18.00 circa, i militari del Comando
Stazione Carabinieri di Policoro, nel corso di un servizio automontato di
controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati
contro il patrimonio, procedevano al controllo
sulla via Lido di un’autovettura tipo Suv di proprietà e condotto da
I.d. (classe 74), a bordo della quale
viaggiavano anche D. t. m. (classe 83) e A.i. (classe 94) . Un
accurato controllo del veicolo consentiva il rinvenimento di n. 2 taniche
contenenti circa 40 (quaranta) litri di carburante del tipo gasolio di cui i
soggetti non fornivano adeguata spiegazione in ordine alla provenienza. A quel
punto i militari, dopo aver condotto i soggetti presso gli uffici del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, avviavano immediati accertamenti finalizzati a
stabilire la provenienza del combustibile. Le indagini si concludevano
acclarando che D. t. m. (classe 83) e
A.i. (classe 94), in concorso tra loro ed al fine di trarne profitto
mediante la vendita, avevano occultato all’interno della pineta sita in zona
Lido di n. 8 (otto) taniche contenenti gasolio asportate verosimilmente la
notte tra il 08.03.2015 e il 09.03.2015 in Tursi, in danno di una società edile, direttamente dai
serbatoi dei mezzi custoditi all’interno
dell’autorimessa aziendale, mentre I.d. (classe 74) aveva acquistato le due taniche contenenti circa 40 (quaranta) litri di
carburante previo pagamento di euro 40 (quaranta). Le operazioni venivano ultimate
alle ore 22.00 circa, quando tutti i cittadini rumeni, espletate le formalità
di rito, venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Matera ed il
carburante restituito al legittimo proprietario.
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