venerdì 18 ottobre 2013

Sindacato balneari contro lo smontaggio dei lidi

POLICORO – L’estate 2013 è arrivata con un po’ di ritardo, ultima settimana di luglio, e pertanto il clima settembrino, a dispetto del calendario che da qualche giorno ha ufficializzato l’arrivo dell’autunno (22 settembre), consente ancora un bagno a mare con annessa abbronzatura allungando di fatto la bella stagione. Gli operatori turistici hanno già sbaraccato sulla Duna centrale i chioschi, anche se qualcuno (nel momento in cui scriviamo) tiene ancora tenacemente aperto, a ragion veduta viste le temperature alte anche se da qualche settimana non si vede più l’ombra di un turista. A loro supporto nei giorni scorsi c’è stato chi, proprietario di un lido mobile, si è fatto portavoce di raccogliere le firme per chiedere alla Capitaneria di Porto di non smontare i lidi mobili, otto, presenti sul lungomare centrale di via Lido soggetti a concessione demaniale. Infatti sarebbero scaduti i termini, o manca poco, per smontarli come prevede la normativa perché inquinerebbero la flora e la fauna marina. In realtà la raccolta firme, secondo l’operatore turistico, va esattamente nella direzione opposta. E il motivo è semplice: smontando le strutture in legno e rimontandole l’anno prossimo non si farebbe altro che inquinare due volte: quando si va via e quando si ritorna. Ecco dunque perchè si vuole, coinvolgendo anche gli altri impresari del turismo, evitare un doppio danno: economico e ambientale. La motivazione non è destagionalizzare, dato che in riva allo Jonio  si fa turismo vero solo venti giorni l’anno e per la stagione appena conclusasi secondo il Sib (Sindacato italiano balneari) c’è stato un calo del 10% delle presenze turistiche in spiaggia, anche se non è escluso che in alcuni periodi, soprattutto in primavera ma anche nel periodo natalizio, tempo permettendo visto il clima mite presente da queste parti, si possono organizzare eventi privati come le feste. Inoltre il medesimo problema esisteva anche in Puglia ma sembra, le fonti non sono ufficiali, che i balneari con un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) l’abbiamo spuntata. Infine per rimanere in tema di concessioni, ma questo vale sia per i lidi fissi che mobili, fino al 2020 c’è la moratoria italiana alla Direttiva europea che prevede la messa all’asta delle concessioni per aprirle al mercato in quanto con il meccanismo attuale delle “proroghe” o rilascio periodico si violerebbe il principio di concorrenza.

Gabriele Elia  

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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