Maltempo. La Giunta regionale delibera richiesta di riconoscimento stato di emergenza   
La Giunta Regionale, riunita oggi 
in seduta straordinaria, su proposta del Dipartimento Infrastrutture, ha 
deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza avviando 
anche l’iter per l’attivazione dello stato di calamità, a seguito dell’alluvione 
che si è verificata nel Materano. Nell’adottare il provvedimento, l’esecutivo ha 
anche effettuato una ricognizione della situazione sulla quale, sin dai primi 
momenti dell’emergenza, la Regione è impegnata con soccorsi e interventi di 
messa in sicurezza e ripristino. Ingenti i danni che si sono verificati, in 
particolare alle infrastrutture e all’economia agraria. Con provvedimenti 
regionali sono già state messe in campo risorse per circa 4 milioni che, 
tuttavia, si mostrano già non bastevoli per la sola fase dell’emergenza, motivo 
per il quale, con la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e 
dello stato di calamità, si ritiene indispensabile un intervento diretto dello 
Stato. Al momento sono già stati contabilizzati danni per 16 milioni di euro, ma 
il conteggio si aggrava di ora in ora man mano che proseguono i sopralluoghi dei 
tecnici e il conto finale si annuncia molto più pesante. I soli interventi 
diretti Anas messi in campo in queste ore per garantire la percorribilità delle 
principali arterie stradali sfiorano il milione di euro. Il personale della 
Regione Basilicata, e in particolare i tecnici dei dipartimenti Presidenza, 
Ambiente, Infrastrutture, Agricoltura e Protezione Civile, continueranno a 
lavorare nelle prossime ore, d’intesa con la Provincia di Matera e le 
amministrazioni comunali chiamate a redigere elenchi dettagliati che indichino 
le priorità di intervento, sia per la definitiva messa in sicurezza di 
cittadini, territorio e aziende, sia per procedere ad una più corretta stima dei 
danni propedeutica anche alla richiesta di riconoscimento dello stato di 
calamità.
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nessun commento:
Posta un commento