L’ultima Commissione Parlamentare
d’inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti in Basilicata, ci giudicò nel gennaio di
quest’anno: “una terra di nessuno,…..refrattaria ad ogni genere di controllo……,
aperta ad ogni infiltrazione”, un giudizio forte e chiaro che nacque da
un’indagine neanche veramente approfondita. In aggiunta i dati dell’Ispra (
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ) dell’ISS (
l’Istituto Superiore di Sanità ) e di altri enti ed associazioni, ci dicono che
c’è un’implicita influenza, riconosciuta ormai dalla scienza ufficiale, del
fattore ambientale a favore delle insorgenze tumorali, ennesimo triste primato
della Basilicata.
Logica e doverosa sarebbe
un’accelerazione dei piani di bonifica e censimento dei siti inquinati:
purtroppo ad oggi pur essendoci i fondi per alcune di queste bonifiche, come
quelle di Tito e della Val Basento, l’apparato pubblico sembra sordo alle
occasioni di sviluppo economico e sociale che le bonifiche stesse rappresentano.
Il Ministero dell’Ambiente ha assegnato
mezzo CIPE, 46 milioni di euro per le bonifiche ambientali lucane, soldi che
rischiamo di perdere se le relative gare d’appalto non saranno espletate entro
il 31 dicembre 2013.
Un danno insostenibile se contabilizzato
ivi compresi i costi ambientali, sanitari nonché l’improduttività prolungata di
aree industriali che se non riqualificate rischiano di diventare un cimitero
industriale, incapace di attrarre anche
il benché minimo investimento.
Alla luce dell’attuale campagna
elettorale e delle relative propaggini clientelari urge un chiarimento dovuto
che lanciamo come un interrogativo aperto ma rivolto in particolar modo al
nuovo Segretario Regionale del PD, dott. Vito De Filippo. Risponde a verità o è infondata la notizia secondo la quale un
parlamentare lucano del PD attualmente in carica ( o un suo parente stretto )
si sarebbe messo in società con un esponente metapontino del PD attivo nel
settore “ambientale” per avviare un’impresa attiva nel settore delle bonifiche/trattamento
rifiuti? Ricordate che eventuali conflitti d’interesse ricadenti nel settore
ambientale sono già stati evidenziati nel corso dell’ultima legislatura
regionale per rimanere tuttavia irrisolti.
La Regione Basilicata non ha
ancora un Piano dei Rifiuti, siamo l’esempio nazionale di come anche una
regione poco abitata possa creare grandi problemi nella gestione degli stessi.
Siamo ai minimi della differenziata e dello smaltimento e continuiamo ad
ampliare le discariche perché al collasso di volumetrie ed idee. Fugate il
campo da ogni dubbio, perché un parlamentare non può essere rimedio e malattia
della sua terra. Che dire, speriamo che il Palazzo non si “rifiuti” di
rispondere.
Benedetto Gallitelli – ex-Vice
Sindaco del Comune di Policoro
Giorgio Santoriello –
Associazione di Volontariato Cova Contro
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