L’Ola, Organizzazione lucana ambientalista, rende noto
che il Ministero dell'ambiente “ha prorogato i termini per la presentazione
delle osservazioni/opposizioni al permesso di ricerca idrocarburi denominato d
79 F.R. - En dell'Enel Longanesi Development Srl”. “Il nuovo termine annunciato
sulla stampa e fissato dal ministero dell'ambiente dal 20 maggio scorso è stato
prorogato al 6 settembre prossimo. La proroga è stata concessa dopo il si del
Parlamento Europeo alla Direttiva Comunitaria che consente alle compagnie
petrolifere di ricercare ed estrarre idrocarburi nel Mar Mediterraneo”. Una
decisione che per Ola è “ un lasciapassare anche se con regole sul cui rispetto
quali non è chiaro chi debba controllare”. “Dal sito del ministero si è infatti
appreso che Enel Longanesi Development srl ha ripubblicato l'avviso della
procedura VIA sulla stampa l'8 luglio scorso, ripresentando il proprio progetto
di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio che prevede l’operazione di
acquisizione sismica a mare attraverso strumentazione idonea e tecnica dell'air
gun per l’individuazione di accumuli di idrocarburi gassosi nel sottosuolo
marino, nell’area ubicata nel Golfo di Taranto ad una distanza minima dalla
costa pari a 35 km. Una tecnica - ha fatto rilevare la Ola nelle proprie
osservazioni - rilevatasi dannosa per la fauna ittica e le biocenosi marine
oltre che arrecare un danno alle attività economiche e turistiche”.
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