POLICORO – “Policoro
versa oggi in una serie di gravi difficoltà che vanno dalla perdurevole cronicità della raccolta dei rifiuti,
alla crescente disoccupazione, al grave stato di abbandono di alcune aree
cittadine, al progressivo e del tutto sottovalutato fenomeno del randagismo,
alle strade cittadine in totale degrado, ai marciapiedi completamente informi,
alle opere di urbanizzazione mai terminate,all’assenza di qualsiasi
programmazione del territorio, alle molteplici problematiche ambientali più
volte segnalate e sollecitate dalle opposizioni, dai tanti cittadini e dalle
associazioni, ma mai seriamente prese di petto ed affrontate da questa
maggioranza e tante altre ancora”. E’ quanto dichiara Giuseppe Maiuri portavoce
di Policoro Futura. “Il mio gruppo –continua- sente la necessità di tornare su
una tematica di fondamentale importanza per recuperare risorse e dunque meglio
affrontare anche le succitate criticità: la riscossione dei tributi, questione già più volte affrontata ed oggi,
più che mai, di grande attualità in quanto al 30 giugno corrente mese è cessato
il mandato di Equitalia, l’ente di
riscossione che negli ultimi tempi ha accumulato le accuse più disparate
a causa dei metodi, ritenuti troppo aggressivi, utilizzati per recuperare i
crediti della pubblica amministrazione, con una proroga per i soli tributi
inevasi al 31 dicembre anno in corso. Abbiamo più volte spinto e trattato tale
argomento, poiché tale forma di incameramento dei tributi nonché dei crediti da
parte di Equitalia, comporta per il Comune l’obbligo di pagamento di un importo
(stabilita in misura percentuale) a titolo di provvigione ai sensi
dell’articolo 17, del decreto legislativo n. 112 del 1999, detto aggio, che
grava non poco sulle maggiorazioni delle cartelle di pagamento a carico dei
contribuenti. Sin dall’insediamento di questa maggioranza, e dunque anche dal
nostro personale impegno attivo alla vita politica di questa comunità, abbiamo
subito iniziato a stimolare il Sindaco a mezzo scritti circa la necessità di
cacciare tale gestore e giungere ad altre forme di riscossione sulla scia anche
dei tanti esempi di buona pratica sparsi sul territorio Nazionale. Finalmente
nella penultima riunita assise comunale tenutasi martedi 04 giugno la maggioranza
che guida la nostra città, in ottemperanza anche al D.L. 174/2012, ne ha fatto
breve cenno, palesando timidamente la volontà di giungere ad una forma di
riscossione “in house”. Accogliamo dunque con grande soddisfazione la
convergenza anticipata nella riunita Assise dall’amministrazione e passiamo
subito allo step successivo, ossia, non solo bisogna cacciare Equitalia, come
ripeto più volte noi abbiamo sostenuto ed incoraggiato, ma farlo bene, essere
attenti, particolarmente attenti, perché la tematica è complessa e disciplinata
da apposite norme, nello specifico: la legge 388/2000 art.36, la n.106/2011 ed
il D.L. 174/2012, commettere errori di interpretazioni o peggio ancora di
superficialità nella gestione di tale passaggio sarebbe deleterio per le casse
comunali. Le norme ultime stabiliscono infatti che Equitalia debba proseguire
la sua attività solo per quanto concerne il recupero di imposte inevase e non per le multe le quali verranno pagate solo
dagli onesti perché da fine mese nessuno
sarà più abilitato a riscuotere le multe di chi non le versa spontaneamente, ed
a tal proposito facciamo riferimento alla nostra prima sollecitazione relativa
a tale questione, assunta a protocollo comunale in data 24 Luglio 2012 nella
quale specificammo già da allora, testualmente: “Per il Comune riscuotere
direttamente non significa rinunciare al credito e premiare chi non paga, ma
più semplicemente e puntualmente evitare quegli sciacallaggi che troppo spesso
hanno determinato l’indigenza, e nei casi più gravi il fallimento, di persone o
imprenditori in difficoltà”, volendo con
questo intendere che un Ente territoriale conosce le situazioni patrimoniali
dei propri residenti e dunque può ben distinguere lo stato di bisogno dal
furbetto di turno. Ultima considerazione, sempre oggetto del citato consiglio
comunale, si è deliberato circa la nuova imposta governativa
Tares, che accorpa anche la Tarsu, e che passa da tre a quattro rate dando
almeno apparentemente maggiore respiro ai cittadini, anche qui attenzione alle
apparenze poiché questa maggioranza di centrodestra in assoluta controtendenza
con i rappresentanti politici a livello centrale fa di Policoro una delle prime
città in ordine di maggiore tassazione su tutto il territorio regionale”.
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