sabato 6 luglio 2013

Intitoliamo una via a Emilio Colombo

E’ scomparso da qualche giorno uno statista riconosciuto tale in maniera trasversale da tutte le forze politiche. Una di quelle persone che con la politica non si è certamente arricchito e nemmeno all’epoca del tintinnio delle manette, tra la fine degli anni ’90 e gli anni successivi, è stato sfiorato da un avviso di garanzia o indagine di cui le cronache di quegli anni e di quelli avvenire erano e sono piene. Nei giorni scorsi durante un convegno politico tenutosi all’Oro hotel chi lo ha conosciuto bene ha parlato del presidente Colombo come di una persona che fino all’ultimo giorno della sua vita ha vissuto come una persona normale, senza ostentare ricchezza, ammesso che l’avesse, né tantomeno potere. Certo nel suo agire politico ci possono essere state diversità di vedute, legittime e fisiologiche in politica, su come ha esercitato il suo mandato politico sia da parlamentare che da ministro, però rispetto a chi lo ha sostituito oggi il divario è enorme. Un lucano ai vertici dello Stato e dell’Europa per tanti anni difficilmente lo rivedremo nei prossimi anni in un agone politico che macina tutto in fretta e furia, dove non ci sono più certezze e dove un minimo di progettualità non è nemmeno all’ordine del giorno. Rileggendo a posteriori la sua figura sarebbe il caso che nessuno dimentichi ciò che egli ha rappresentato per la Basilicata imprimendo il suo nome su un’ opera pubblica o più semplicemente su un’arteria cittadina.

Gabriele Elia



Nessun commento:

Posta un commento