L’estate di Policoro tra luci e ombre
POLICORO – L’estate in riva allo Jonio, sponda Policoro, sta entrando nel
vivo. Le difficoltà sono tante, soprattutto dal lato economico, però coraggio e
determinazione nell’investire non mancano. L’offerta turistica sul lungomare
centrale di box commerciali è passata da 22 e 33 circa, anche se ancora chiusi
nel momento in cui scriviamo. I lidi, tra fissi e mobili/leggeri, sono 12 più
quello di Marinagri in Torremozza. E tra questi c’è chi ha investito due volte.
Parliamo di Massimo De Lorenzo e il suo Sporting Beach che dopo l’incendio
dell’ultima domenica di maggio ha lavorato il doppio per ripartire come prima e
più di prima con grandi motivazioni. A parità di periodo rispetto ad un anno fa
l’andamento delle presenze è in chiaroscuro tendente più al chiaro tra coloro
che abbiamo sentito. E uno dei motivi di un settore che “tiene” e non demorde è
la politica dei prezzi. La Capannina di Antonio Mastrosimone ad esempio: 5 euro
a pezzo come media per ombrellone e sedie a sdraio in uno dei lidi tradizionali
della Duna attrezzata. A tutto ciò si aggiunge il self service e ristorante
annesso con animazione varia. Ci sono strutture ricettive che farebbero la loro
bella figura anche a Rimini. Tra queste il Policoro Village di Luigi Lavieri:
“Non ci possiamo lamentare di come stanno andando le cose nel camping. La
nostra tenacia nel proporre un servizio moderno è stata preamiata. I turisti
che sono venuti l’anno scorso per buona parte sono ritornati e il passaparola
ci ha portato ad essere più conosciuti. Si può scegliere la sistemazione nel
bungalow, nell’area camper e quella attrezzata per chi si porta la tenda
dietro. Abbiamo prenotazioni fino a fine estate con un lieve incremento nel
mese di agosto”. A proposito di ricettività moderna e innovativa della riviera
romagnola un salto di qualità è stato fatto dal circolo nautico Aquarius
(Torremozza) di Mimmo Calbi e Moira Cusimano, che con la loro scuola di vela
aperta da fine marzo con chiusura a metà ottobre raggiungeranno il picco di
4300 ragazzi ospitati, superando di un migliaio i numeri degli anni scorsi.
Ritornando poi sul lungomare centrale il Circolo velico lucano di Sigismondo
Mangialardi ha da metà giugno iniziato i viaggi soggiorno bisettimanali per ragazzi con i soliti numeri
ormai consolidati e stazionari: 14 mila presenze dalla primavera all’estate tra
mare, ambiente e sport. L’attrattore per eccellenza è l’oasi del Wwf
dell’Idrovora: “Chi soggiorna da Trebisacce a Taranto viene qui a Policoro
–ammette Antonio Colucci- per conoscere non solo il nostro ambiente
incontaminato ma anche la nostra attività di ricerca, il centro recupero
animali marini e centro visite del Wwf. Le presenze sono tante, i soggiorni un
po’ meno però il nome di Policoro è legato ad un filo doppio al Wwf. Quando la
crisi passerà saremo più concorrenziali”. Peccato che il museo naturalistico
sia ancora chiuso e sono passati 12 mesi! Altra nota dolente: ci sono bar e
pizzerie che in piena estate osservano ancora la chiusura settimanale; mentre
negozi di vicinato no food chiudono troppo presto, alle 21:00. A pochi
chilometri, Castellaneta, alle 24:00!
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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