Una
giornata tutta dedicata alla cultura e alla storia del nostro territorio quella
del 12 luglio. Apertosi alle 9.00, il convegno sull'archeologia apre in bellezza
il cartellone estivo della ''SiritidEstate'', molti gli ospiti illustri che
hanno preso parte all'evento,tra cui il primo cittadino Rocco Leone e
l'assessore Massimiliano Scarcia che hanno aperto il dibattito da buoni padroni
di casa,sottolineando l'importanza della nostra cultura e del nostro territorio,culla
di una civiltà antica che oggi cerca di tornare al suo antico splendore. Significante
l'intervento dell'assessore Scarcia che ha voluto evidenziare quanto sia
importante conoscere la nostra cultura e soprattutto essere in grado di
sfruttarla in modo da far conoscere anche al resto del mondo ciò che il
territorio lucano ha da offrire. A tal proposito sono intervenuti il prof.De
Siena, soprintendente ai beni culturali della Basilicata,e il prof.Osanna, direttore
della scuola di specializzazione in beni archeologici dell'Uniba di Matera. L'importanza
di siti archeologici a Policoro è sempre stato un obiettivo importante
dell'amministrazione comunale che a tal proposito vorrebbe indire un bando a
livello europeo che inviti i giovani archeologi provenienti da tutta Europa a
scoprire il patrimonio ed il tesoro storico-culturale di Policoro e della
Basilicata in generale.Il convegno sull'archeologia svoltosi presso la sala
consiliare di Policoro si è poi trasferito dopo una breve pausa presso il ''museo
Nazionale della Siritide'' dove si è disquisito sulla storia della polis,della
''tavole di Eraclea'',attualmente custodite presso il museo di Napoli,e del
percorso storico del nostro territorio,passando dalle piccole comunità
dell'entroterra,come S.Brancato di S.Arcangelo,per giungere fino alle più
recenti strutture insediative avvenute in età medievale tra Polychorion e
Anglona,un altro tra i centri culturali che hanno fatto la storia non solo
della Basilicata ma dell'intera civiltà mediterranea. Un legame importante
quello creatosi tra l'università degli studi della Basilicata e la città
d'Ercole che punta a non fare della cultura una mera esperienza legata ai Musei
ma un valore che ha fatto di noi ciò che siamo,un passato che ci ha permesso di
vivere il presente muovendo passi incerti verso il futuro. Per i giovani
archeologi lucani e policoresi questa è stata sicuramente un'esperienza
importante che ha ricordato, non solo a loro ma a tutti coloro che hanno
partecipato, che la nostra terrà non è solo case e cemento ma parte integrante
della nostra vita,una storia che ci unisce e ci rende una vera e propria
comunità.
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