POLICORO – “Gianni Di
Pierri…per Policoro”. Slogan semplice ed efficace quello con il quale Di Pierri
ha ufficializzato la sua candidatura a primo cittadino della città d’Ercole
nella serata del 25 marzo nel comitato di via Siris adiacente piazza Eraclea.
Insieme a lui volti di persone del popolo non compromessi col passato e
rappresentativi di tutte le categorie sociali. L’entusiasmo era palpabile da
parte di coloro i quali in prima persona vogliono giocarsi la carta di
amministratori di una delle città più grandi della Basilicata. Sono subito
entrati in empatia con il loro leader, che sabato si è presentato alla città
sostenendo come la passione e le competenze sono il lievito necessario per far
crescere la comunità di Policoro mettendo da parte le divisioni create, secondo
lo stesso Di Pierri, tra le scuole; i lidi; le chiese, ecc. “E’ arrivato il
tempo della pacificazione recuperando il senso di appartenenza alla città di
Policoro, il ritrovarsi in piazza per un sano confronto”. Forte di un’
opposizione costruttiva nell’attuale Consiglio comunale per la lista “Policoro
Futura”, che egli stesso ha documentato con carte, si propone alla città
puntando sulla concretezza: centrare un problema e risolverlo. E di problemi
che attanagliano Policoro nel suo incontro ne ha citati tanti sui quali
lavorare in caso di sua elezione a sindaco: rilanciare la zona Artigianale di
fronte il centro commerciale; riprendere il progetto degli inizi degli anni 90
sul mercato ortofrutticolo; un Palazzo della cultura nell’edificio della ex
scuola di via Dante; intercettare il flusso turistico di Matera 2019; mettere
in campo politiche di integrazione per gli extracomunitari presenti in città;
un piano di edilizia scolastica; rivedere al ribasso le tariffe della mensa
scolastica, che a suo dire sarebbero triplicate; rivedere il bando della
raccolta dei rifiuti con isole ecologiche serie; portare le urbanizzazioni nei
nuovi comparti dove i cittadini hanno speso fior di quattrini per l’acquisto di
una villa senza avere i servizi basilari; ridare dignità a tutta la città
abbandonata nel suo arredo urbano; riportare il mercato mensile il giorno 27,
magari di sera, assegnando spazi anche ai commercianti di Policoro in modo che
il valore aggiunto rimanga in loco; installare telecamere di video sorveglianza
in città per prevenire possibili atti illeciti, e a tal proposito ha citato
Craco come paese che ha la videosorveglianza mentre Policoro no. Di Pierri vuole
così riprendere un cammino, che secondo lui è stato interrotto, insieme ad una
serie di liste civiche, sulle quali si sta chiudendo il cerchio dei candidati,
non legate a partiti o cordate extraterritoriali: il futuro di Policoro lo
decidono i policoresi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
del Sud)
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