sabato 25 agosto 2012

Rifiuti, presto la soluzione


POLICORO - Una gara d'appalto da 16 milioni di euro per un servizio gestito in modo oggettivamente insufficiente, con grave danno all'immagine della città. Parliamo della raccolta dei rifiuti a Policoro, un problema controverso e serio, che la pubblica amministrazione sta cercando di affrontare, tenendo presenti i potenziali rischi sotto il profilo patrimoniale per le casse dell'ente. Intanto, cittadini ed associazioni ambientaliste continuano a denunciare lo scempio dei sacchetti abbandonati per strada, o lanciati dai netturbini sui loro mezzi con qualche problema di mira, che fa cadere pezzi di rifiuti per strada, dove puntualmente rimangono giorni interi a “sciogliersi”. «Se i cittadini mi lasciano ancora un po' di tempo, risolverò il problema nel migliore dei modi», esordisce il sindaco di Policoro, Rocco Leone, interpellato dal Quotidiano sulla questione, le cui cause sono riconducibili all'insufficienza dei mezzi della ditta subappaltatrice incaricata del servizio dalla Tradeco, unita all'immancabile inciviltà dei cittadini. «Ho già incaricato alcuni agenti di Polizia municipale affinchè operino in borghese, sanzionando ogni tipo di comportamento illegale dei cittadini, ma anche degli operatori ecologici. Un segno che sulla questione sto investendo tutte le energie necessarie, mentre la ditta continua a sostenere che con i fondi stanziati dal capitolato non riesce a coprire sufficientemente tutto il territorio, lasciando spesso le campagne e le periferie urbane senza la necessaria raccolta quotidiana. La colpa può essere in parte anche dei cittadini, ma la responsabilità principale è dei vuoti nel servizio di raccolta. –spiega il sindaco- Oggi Policoro ha bisogno di una ditta che lavori bene sulla differenziata, in modo da consentire al Comune di vendere il rifiuto riciclabile e con il ricavato abbattere la Tarsu; solo così i cittadini saranno incentivati al rispetto delle norme. Invece accade che spesso i rifiuti raccolti non vengano differenziati, impedendo di fatto il percorso virtuoso di cui parlavo». Secondo Leone tutto nascerebbe da un vizio di partenza dell'appalto: «Nel capitolato era previsto un periodo finestra di sei mesi, che doveva portare alla graduale rimozione dei cassonetti per strada ed alla corretta informazione dei cittadini su come differenziare. Invece la ditta è partita direttamente con la rimozione dei bidoni, ingenerando confusione nel cittadino, che spesso si è trovato anche costretto ad abbandonare i sacchetti per strada. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con un assessore di un Comune del Bellunese, territorialmente simile a Policoro, dove grazie ad una corretta campagna per la differenziata si sono abbattuti i costi di conferimento in discarica, quindi la Tarsu, da 400mila a 35mila euro.
Un esempio che se si vuole, si può fare anche da noi, perché la Tarsu ha una
quota fissa ed una variabile dipendente dalla differenziata, che si può abbattere di molto. Non capisco proprio le rimostranze di Legambiente -conclude Leone- anche perché loro sanno che il Comune non poteva rescindere il contratto in piena estate, provocando un disservizio ancora più grave. Oggi faccio un appello ai cittadini affinchè ci segnalino il comportamento delle persone incivili, che abbandonando i rifiuti per strada;mentre noi stiamo già operando per individuare le inadempienze della ditta appaltatrice». Questo perché l'eventuale richiesta di rescissione del contratto,deve essere accompagnata da documentate irregolarità nella gestione del servizio, per evitare di esporre l'ente (quindi il cittadino) ad una pesante azione risarcitoria.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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