POLICORO
– Esattamente un anno anche la città jonica bruciò per ben due volte nell’arco
di pochi giorni e ancora oggi in località Idrovora si vedono le macchie nel
Cras (Centro recupero animali selvatici) della riserva naturale del bosco
Pantano. Centinaia di ettari di pineta andarono in fumo proprio come nei giorni
scorsi è stata colpita la città di Pisticci. E durante l’inferno pisticcese
c’era un testimone oculare, residente a Policoro, che in contrada San Leonardo
ha delle proprietà il cui nome è Benedetto: “Le fiamme erano paurose, di quelle
che se non l’avessi visto con i miei occhi sembravano uscite da un film
thriller o dell’orrore. In un attimo si sono propagate per tutto il circondario
mettendo paura a tutti coloro che hanno la palazzina da quelle parti. Non
nascondo che ad un certo punto ho temuto il peggio sia per l’altezza delle
fiamme che per la velocità con la quale sono divampate allargandosi a macchia
d’olio e “ingoiando” tutto ciò che trovavano di fronte. Se l’incolumità di chi
era presente è stata messa in sicurezza e lo stesso dicasi per case e cose il
merito è tutto della tempestività degli aiuti: Vigili del fuoco, forze
dell’ordine, volontari delle squadre antincendio. Ma un ringraziamento
particolare va attribuito al Comando stazione forestale di Accettura, guidato
dal comandante Angelo Santoro, che in collaborazione con la sua squadra e con
la Protezione civile dell’area di programma medio Basento di Grottole, si sono
immolati per la causa dei residenti di San Leonardo nella giornata del 27
agosto. La loro professionalità è stata esemplare nel domare le fiamme e la
loro presenza è stata rassicurante per tutti noi che abbiamo rischiato di
essere circondati dalle fiamme senza una via di fuga, con tutte le conseguenze
facilmente immaginabili. A momenti riuscivano anche a scendere nei calanchi
ripidi e profondi come il Grand Canyon, l’unica zona off-limits per ogni essere
umano e anche, per il momento, per gli eroi della forestale di Accettura agli
ordini di Angelo Santoro”.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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