venerdì 29 luglio 2011

Vende cocaina su Fb e lo arrestano

POLICORO - Nell’era di Facebook, tutto si fa in rete. Anche procurarsi una dose di cocaina, in special modo se si è agli arresti domiciliari. Ma l’anomalo traffico non è sfuggito
agli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Scanzano jonico che hanno arrestato lo spacciatore e denunciato all’autorità giudiziaria il “cliente”, colto in flagranza di reato. Il blitz della Polizia nel pomeriggio di ieri, dopo che mentre transitava per una via di Policoro, una pattuglia in abiti civili del Commissariato di Scanzano Jonico ha notato Giovanni Morisano, di appena 19 anni ma già conosciuto alle forze dell'ordine, raggiungere l'abitazione di Giuseppe Alvarez, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Insospettiti per l’orario insolito della visita, gli agenti, in posizione defilata, hanno aspettato che il giovane Morisano uscisse, cosa che è avvenuta dopo quasi un'ora, per bloccarlo ed invitarlo a seguirli al Commissariato. Sottoposto a perquisizione personale, all'interno di un pacchetto di sigarette, che il giovane aveva con sé, è stato rinvenuto un involucro in cellophane con tracce di stupefacente di colore bianco. Morisano, a quel punto, non ha potuto negare l’evidenza ed ha ammesso immediatamente che nel cellophane era stata avvolta una dose di cocaina che aveva portato a casa dell'Alvarez, a cui aveva ceduto la sostanza al fine di consumarla insieme. E aggiungeva un particolare interessante: la “compravendita” era stata concordata su Facebook. Sul sito web del social network, entrando sulla “bacheca” del Morisano in effetti si legge la frase inviata da Alvarez: “vieni che ci facciamo una sgommata, porta quella bianca”. Nell'ambiente dei tossicodipendenti per “sgommata” si intende una strisciata di droga e con “bianca”si fa riferimento alla cocaina. Nel pomeriggio, inoltre, Alvarez, non sospettando che l’amico fosse stato fermato dalla Polizia, ha inviato un nuovo messaggio a Morisano: “era di lusso comba’ ”. Entrambi hanno confermato la cessione e il consumo della droga. Per Morisano, dopo la duplice confessione, immediatamente è scattato l’arresto. Per lui si sono aperte le
porte della casa circondariale di Matera, dove è stato condotto dagli uomini della Polizia. L’operazione messa a segno dal Commissariato di Scanzano jonico, rientra in una serie più ampia di servizi di prevenzione e repressione, finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti su tutto il territorio della provincia di Matera. Nella stessa giornata, infatti, nel capoluogo, personale della Squadra Volante ha effettuato dei controlli su un'Alfa Romeo 156 che era stata vista aggirarsi in alcune vie del centro, in cui si sospetta si svolga spaccio di droga. Individuata la vettura, sono stati identificati i due giovani occupanti, entrambi materani classe 1989, con precedenti legati al consumo di droga. Sull'auto è stato effettuato un sommario controllo che ha permesso di rinvenire un pezzo di sostanza stupefacente occultato nel vano portaoggetti. Sono poi seguite le perquisizione personali e domiciliari facendo venire fuori altri due grammi di hashish in dosi già pronte per il consumo, occultati negli slip indossati da uno dei due, nonché alcuni strumenti idonei al confezionamento ed un coltello a serramanico. I due sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio e per porto di coltello senza giustificato motivo.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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