POLICORO - Un incendio di vaste dimensioni, divampato mercoledì mattina intorno alle 12, ha distrutto oltre 20 ettari in una zona compresa tra l’Idrovora e il Bosco Pantano di Policoro. Le fiamme, alimentate dal vento di maestrale, si sono avvicinate anche l’Oasi Wwf, a un maneggio
ed a strutture ricettive del litorale, inducendo il personale intervenuto per lo spegnimento allo sgombero precauzionale. Sul posto hanno lavorato per circa nove ore tre squadre dei Vigili del fuoco, personale dell’Agenzia provinciale per l’energia e l’Ambiente, del Corpo forestale
e delle forze dell’ordine. Il vasto fronte dell’incendio ha richiesto l’intervento di due elicotteri della Forestale e tre aerei Canadair, che hanno effettuato lanci di acqua e liquido ritardante. A un certo punto si è temuto il peggio, anche perché ad andare in fumo sono state anche importanti aree di foresta planiziale, piante a protezione speciale, che si trovano nell’area del Pantano. Nel tardo pomeriggio si è reso necessario allertare anche i politici lucani a Roma, per sollecitare l’intervento della Protezione civile nazionale, in modo da sottolineare la necessità di inviare ulteriori mezzi aerei, vista la natura impervia dell’area che impediva l’avvicinamento da terra. «Abbiamo sollecitato il prefetto Gabrielli, responsabile nazionale della Protezione civile, insieme al sottosegretario Viceconte ed all’onorevole Taddei perchè venga assicurata tutta l’attenzione necessaria e gli strumenti adeguati per contrastare il grave incendio che sta bruciando il bosco di Policoro -ha annunciato il senatore Cosimo Latronico (Pdl)- Abbiamo chiesto uguale attenzione ed operatività al Prefetto di Matera che si era prontamente attivato sull'emergenza. Auspichiamo che l’adeguatezza delle azioni possa scongiurare la grave emergenza, che mette a rischio uno straordinario patrimonio ambientale». Un appello accolto, visto l’arrivo in serata di altri due Canadair, che hanno fronteggiato le fiamme insieme alle forze di terra, mentre ettari di vegetazione ad alto pregio andavano inesorabilmente distrutti. Sul posto non sono potuti intervenire neppure i volontari antincendio di Matera, perchè la Regione
non ha rinnovato con loro la convenzione annuale di collaborazione. Un dato grave che deve far riflettere seriamente sulla capacità della nostra
regione di gestire in modo efficace la prevenzione e l’emergenza incendi. Di disastro ambientale e criminalità come rischi mortali per il metapontino ha parlato in una nota il consigliere regionale Enzo Santochirico: «L'incendio che ha aggredito e distrutto la pineta di Policoro è un evento di eccezionale gravità. Le dimensioni degli effetti prodotti dalle fiamme, pare circa 150 ettari, la compromissione di un'area ricompresa nella riserva naturalistica Bosco Pantano, il danneggiamento delle strutture ricettive-espositive gestite dal WWF, configurano un vero e proprio disastro ambientale. Ancora più allarmante è il dato, che pare emergere dai primi accertamenti, costituito dalla natura dolosa dell'incendio, che pare abbia avuto tre distinti punti di accensione. Sarebbe un attentato criminale che si aggiunge ad altri nella zona, non ultimo uno avvenuto nella stessa Policoro la notte scorsa, che obbliga tutti a alzare la guardia per evitare
tristi ritorni al passato e pregiudizio irreparabile delle risorse naturalistiche del metapontino».
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