sabato 22 agosto 2009

L’angelo custode dei bagnanti: Vincenzo Pastore

POLICORO – Non ha nulla da invidiare ad un marine americano: ha la stazza da culturista per via di un suo passato come addetto di security in locali notturni; è alto almeno 1 metro e 80 centimetri e dalle 09:00 fino alle 17:00 di ogni giorno dal 25 luglio al 15 settembre ha il compito di sorvegliare che nei sette chilometri di spiaggia jonica, sponda Policoro, i bagnanti possano trascorrere un’estate tranquilla e i natanti non si disperdano nelle acque del Mediterraneo. Da quattro anni le acque di Policoro sono controllate, di questi periodi, dall’associazione Nautica e motonautica lucana di cui Vincenzo Pastore è il presidente e fondatore. Quest’anno il suo ombrellone è piantato al lido Torremozza, dal 2007 il lido più conosciuto di tutta la fascia jonica per via del sequestro del complesso turistico “Marinagri” di cui sono piene le cronache giudiziarie quasi ogni giorno. E infatti a pochi metri di distanza dalla cittadella sull’acqua turisti e residenti prendono la “tintarella” di stagione con una certezza in più: hanno al loro fianco l’angelo custode che porta il nome di Vincenzo Pastore e indossa una muta. E anche grazie alla sua presenza rassicurante se nell’estate 2009 questo spicchio di mare policorese è più pieno che in passato. E tra loro c’è anche un simpatico pensionato che frequentava con una certa assiduità il mare, anche d’inverno. Fino a qualche mese fa la sua postazione fissa era la rotonda della Duna centrale; ma ora dopo la piacevole scoperta si è spostato a pochi metri dall’ombrellone di Pastore per dormire sonni tranquilli: ed è in buona compagnia mattina e pomeriggio. Con la sua ricetrasmittente coordina altri 9 bagnini, tutti abilitati e formati dallo stesso Pastore, che sono dislocati su altri lidi. Oltre a quello di Torremozza, anche il lido “La Stiva” è strategico per il lavoro della squadra messa su da Pastore per questo servizio denominato “Mare sicuro 2009”: “Qui e all’altro lido ci sono i due defibrillatori (uno donato dall’associazione ‘Amici del cuore’ all’vice sindaco Leone e da questi poi prestato allo stesso gestore del salvamento ndr) –spiega Pastore- pronti ad entrare in funzione –speriamo mai ovviamente!- in caso di necessità. Questo è uno strumento fondamentale per il nostro lavoro che aiuta anche il personale del 118 allorquando viene avvisato, da noi stessi, di entrare in azione quando qualcuno si sente male in spiaggia o in acqua. Abbiamo fatto degli appositi corsi di formazione per il suo utilizzo e in questo modo cerchiamo anche di facilitare e collaborare con il pronto intervento sanitario dopo l’abolizione della guardia medica”. Ogni giorno prima di andare via appunta tutti gli interventi su un brogliaccio per poi relazionare sull’andamento degli incidenti nella stagione in corso a fine estate. E’ ancora vivo in molti il dramma della prematura scomparsa di una ragazza giovanissima di Senise che accusò un malore nel giugno di qualche anno fa e perse tristemente la vita. Da quel giorno in poi tutti scoprirono l’importanza del salvamento a mare come prevenzione dell’incolumità fisica dei villeggianti. Infatti in molti prima di prenotare la vacanza si accertano se esiste un servizio del genere che Policoro ormai ha adottato e dopo il primo anno di sperimentazione è ormai un servizio consolidato. Di fronte alla sua spiaggia galleggia un potente scooter d’acqua con lettino pronto ad essere messo in moto all’occorrenza. Un altro potente mezzo è di riserva e viene usato nei casi eccezionali, tipo il Ferragosto quando si registra il pienone. La passione per il mare è diventata per Pastore un lavoro: “Il mare è la mia vita!” esclama ogni tanto nelle conversazioni con amici. Dei suoi 38 attuali una buona metà sono stati trascorsi in acqua. Alcuni dei quali sull’Amerigo Vespucci, mitica nave italiana dove Pastore è stato imbarcato su sua precisa richiesta, durante il servizio militare nella Marina Militare circumnavigando il globo. Sulla terraferma non riesce proprio a stare, e quando ci sta si parla di mare. Tanto per cambiare…

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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