POLICORO – Nella serata del 22 ottobre il presidente del Consiglio
comunale della città di Policoro, Gianluca Modarelli (Fi), ha convocato la
massima assise in seduta straordinaria aperta agli amministratori dell’Area di
programma Collina materana-Metapontino e associazioni varie. L’oggetto
dell’unico punto all’ordine del giorno è stato: la soppressione della Commissione
invalidi civili ubicata in via Federico Fellini di Policoro. L’Amministrazione
(centro-destra) che governa la città dal maggio del 2012 ha predisposto un
ordine del giorno, sul quale tutti si sono detti favorevoli, volto a
ripristinare la Commissione invalidi civili, che poi sarà notificato al
Governatore Marcello Pittella (Centro sinistra). Secondo gli interventi la
Regione con delibera di Giunta del 27 giugno aveva previsto i distretti di
competenza delle Commissioni in base alle esigenze del territorio, prima fra
tutte il bacino d’utenza; poi però il 7 ottobre un Protocollo di intesa tra la
stessa Regione, la sede regionale dell’Inps (Istituto nazionale previdenza
sociale) e l’Asm (Azienda sanitaria materana) cancella, a partire dal primo
novembre, sia quella della Val d’Agri che quella di Policoro, in quest’ultimo caso
spostando i tre medici presso l’Inps di via Lucana a Matera. Da qui la levata
di scudi da parte degli amministratori del comprensorio con in primis il
sindaco di Policoro, Rocco Leone, che ha parlato di beffa all’italiana perché
anziché portare tre medici nella città jonica sposta cento persone a Matera con
un aggravio non solo di risorse, una sorta di spendig rewiev al contrario, ma
anche un danno ai cittadini che così dovranno recarsi a Matera per le visite
del caso. Negli interventi successivi tutti hanno sottolineato come tale scelta
sia da rivedere perché la periferia non può continuare a perdere presidi
sociali e pubblici indispensabili per le comunità che hanno utenza e sono
facili da raggiungere, sacrificandoli agli altari di una politica regionale che
non sa guardare oltre Potenza e Matera. Inoltre tale decisione, sempre secondo
gli intervenuti, non abbatte i costi e dunque farebbe parte di un disegno
ancora più grande che porterà nel prossimo futuro allo spoliazione di altri
servizi pubblici: Centro per l’impiego? Inps di Policoro? ospedale di viale
Salerno?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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