venerdì 17 ottobre 2014

Estate 2014. Il boom concentrato solo in venti giorni

POLICORO – Si chiude prematuramente, causa maltempo di questo inizio settembre, la stagione estiva in riva allo Jonio, sponda Policoro. Estate caratterizzata da piogge e vento per una buona parte. Come ogni anno cerchiamo di fare il punto della situazione turismo nella città jonica. Siamo partiti da Torremozza, precisamente dalla cittadella sull’acqua di Marinagri, contattando Marco Vitale, figlio del patron Enzo: “Diciamo che a giugno e luglio il turismo è di fine settimana; ad agosto fino al 5 niente di particolare, mentre dal 9 e fino al 23 c’è stato il tutto esaurito e fino al 31 si è vista gente. A settembre poca roba, tranne un convegno di fisica nucleare che si terrà qui da noi dove si registrano delle presenze. Rispetto all’anno scorso siamo andati peggio a luglio e meglio ad agosto; giugno e settembre le stesse presenze più o meno”. Dal turismo d’elite ci siamo spostati poi sul Lungomare centrale di via Lido dove ce n’è uno più di massa. Già dai primi giorni di settembre molti operatori hanno sbaraccato, nel senso che hanno smontato il lido mobile o chiosco dichiarando conclusa, dal loro punto di vista, la bella stagione. Tra i lidi aperti “La Stiva” di Michele Colucci, una volta la Mecca del turismo jonico fino agli anni ’90: “Abbiamo lavorato un mese in più per fare lo stesso fatturato del 2013. L’estate si è concentrata in una settima dall’otto a subito dopo Ferragosto, poi un po’ di gente che con il passare del tempo è diminuita sempre di più. Rispetto agli altri anni ho notato un accorciamento del periodo di maggiore affluenza che prima durava anche quindici giorni, mentre nel 2014 è stato di circa una settimana. Forse chi sta da questa parte (lato sinistro quando si arriva da via Lido ndr) ha pagato dazio dei pochi eventi svoltisi a parte una manifestazione cinofila e una religiosa”. Di fronte lo “Smitmer Sun Smine” ha chiuso i battenti il 31 agosto e così andiamo a trovare Rocco Tarsia nel pub “Smitherson” di via G. Cesare nel centro urbano: “Quest’anno ho avuto un calo di fatturato del 50% nonostante abbia aperto prima rispetto al 2013 e abbia contenuto i prezzi delle bevande; nell’ultima settimana di agosto ho lavorato bene per il resto ordinaria amministrazione”. Dall’altro lato della Duna attrezzata anche la “Friggitoria” è closed già da qualche giorno, ma siamo andati alla ricerca di Antonio Scarcia e famiglia: “Luglio e settembre meglio un anno fa, agosto si è lavorato”, osserva Antonio che nel quartiere Delfino/Marina Azzurra gestisce il ristorante “La Rosa dei venti”;  “purtroppo però –aggiunge la moglie- da noi la stagione è troppo corta: un mese appena”. Continuiamo il nostro tour della Duna attrezzata e ci imbattiamo in Giuliana Vitarelli del chiosco “Camelot Beach”: “Non so gli altri ma anche noi fino a luglio siamo stati fermi, mentre dal 5 agosto e fino alla fine del mese  si è lavorato. Non posso fare paragoni con il passato perché quest’anno è la prima volta che apriamo anche se nel 2013 avevamo qui vicino un ristorante, ma paragoni non se ne possono fare perché hanno due gestioni diverse, il secondo sicuramente ha più costi”. Infine Gianni del “Terzo Girone”, l’ultima attività mobile aperta domenica scorsa: “I titolari Nicola ed Angela sono stati coraggiosi e non demoralizzarsi di fronte al fatto che fino al 31 non c’è stato movimento; fortunatamente dal 5 fino ai primi giorni dopo Ferragosto si è vista molta gente; finito l’effetto del giorno dell’Assunzione tutto purtroppo è ritornato alla normalità”. Il leit motiv di tutti gli operatori da noi sentiti è che l’estate continua a durare ancora troppo poco.
Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano del Sud)

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