POLICORO
– Si chiude prematuramente, causa maltempo di questo inizio settembre, la
stagione estiva in riva allo Jonio, sponda Policoro. Estate caratterizzata da
piogge e vento per una buona parte. Come ogni anno cerchiamo di fare il punto
della situazione turismo nella città jonica. Siamo partiti da Torremozza, precisamente
dalla cittadella sull’acqua di Marinagri, contattando Marco Vitale, figlio del
patron Enzo: “Diciamo che a giugno e luglio il
turismo è di fine settimana; ad agosto fino al 5 niente di particolare, mentre
dal 9 e fino al 23 c’è stato il tutto esaurito e fino al 31 si è vista gente. A
settembre poca roba, tranne un convegno di fisica nucleare che si terrà qui da
noi dove si registrano delle presenze. Rispetto all’anno scorso siamo andati
peggio a luglio e meglio ad agosto; giugno e settembre le stesse presenze più o
meno”. Dal turismo d’elite ci siamo spostati poi sul Lungomare centrale di via
Lido dove ce n’è uno più di massa. Già dai primi giorni di settembre molti
operatori hanno sbaraccato, nel senso che hanno smontato il lido mobile o chiosco
dichiarando conclusa, dal loro punto di vista, la bella stagione. Tra i lidi
aperti “La Stiva” di Michele Colucci, una volta la Mecca del turismo jonico
fino agli anni ’90: “Abbiamo lavorato un mese in più per fare lo stesso
fatturato del 2013. L’estate si è concentrata in una settima dall’otto a subito
dopo Ferragosto, poi un po’ di gente che con il passare del tempo è diminuita
sempre di più. Rispetto agli altri anni ho notato un accorciamento del periodo
di maggiore affluenza che prima durava anche quindici giorni, mentre nel 2014 è
stato di circa una settimana. Forse chi sta da questa parte (lato sinistro
quando si arriva da via Lido ndr) ha pagato dazio dei pochi eventi svoltisi a
parte una manifestazione cinofila e una religiosa”. Di fronte lo “Smitmer Sun
Smine” ha chiuso i battenti il 31 agosto e così andiamo a trovare Rocco Tarsia
nel pub “Smitherson” di via G. Cesare nel centro urbano: “Quest’anno ho avuto
un calo di fatturato del 50% nonostante abbia aperto prima rispetto al 2013 e
abbia contenuto i prezzi delle bevande; nell’ultima settimana di agosto ho
lavorato bene per il resto ordinaria amministrazione”. Dall’altro lato della
Duna attrezzata anche la “Friggitoria” è closed già da qualche giorno, ma siamo
andati alla ricerca di Antonio Scarcia e famiglia: “Luglio e settembre meglio
un anno fa, agosto si è lavorato”, osserva Antonio che nel quartiere
Delfino/Marina Azzurra gestisce il ristorante “La Rosa dei venti”; “purtroppo però –aggiunge la moglie- da noi
la stagione è troppo corta: un mese appena”. Continuiamo il nostro tour della
Duna attrezzata e ci imbattiamo in Giuliana Vitarelli del chiosco “Camelot
Beach”: “Non so gli altri ma anche noi fino a luglio siamo stati fermi, mentre
dal 5 agosto e fino alla fine del mese si è lavorato. Non posso fare paragoni con il
passato perché quest’anno è la prima volta che apriamo anche se nel 2013
avevamo qui vicino un ristorante, ma paragoni non se ne possono fare perché
hanno due gestioni diverse, il secondo sicuramente ha più costi”. Infine Gianni
del “Terzo Girone”, l’ultima attività mobile aperta domenica scorsa: “I
titolari Nicola ed Angela sono stati coraggiosi e non demoralizzarsi di fronte
al fatto che fino al 31 non c’è stato movimento; fortunatamente dal 5 fino ai
primi giorni dopo Ferragosto si è vista molta gente; finito l’effetto del
giorno dell’Assunzione tutto purtroppo è ritornato alla normalità”. Il leit
motiv di tutti gli operatori da noi sentiti è che l’estate continua a durare
ancora troppo poco.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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