POLICORO – Il comitato promotore per la fusione dei Comuni di Policoro
e Scanzano Jonico ha preparato la road map delle prossime iniziative da mettere
in cantiere per raggiungere l’obiettivo di una città metropolitana tra le due
municipalità confinanti tra loro. L’undici ottobre presso l’Oro hotel di via
Lido in Policoro, ore 18:00, sono state coinvolte le associazioni di categoria
che diranno la loro: favorevoli o contrari all’iniziativa. Il 24/25 ottobre due
appuntamenti aperti al pubblico: il primo a Policoro, location Padre Minozzi, e
il secondo a Scanzano, probabilmente al Palazzaccio, entrambi intorno alle
18:30. In questi giorni il comitato composto da vari ex amministratori dei due
Enti locali, tra cui Antonio Di Sanza, Nicola Lopatriello, Otello Marsano,
Mario Altieri, Antonio Gallitelli e cittadini di entrambi i Municipi, ha
predisposto la modulistica per la raccolta firme. Si tratta di una petizione
che sarà presentata poi alle attuali Amministrazioni di entrambi i Comuni, per
quel di Policoro la maggioranza è di centro destra per Scanzano di centro
sinistra, i quali potranno a loro volta scegliere: di deliberare la fusione o
indire un referendum consultivo per far esprimere le popolazioni interessate.
Dopo questo passaggio, se favorevole, toccherà alla Regione Basilicata prendere
atto della volontà di entrambe le comunità e indire a sua volta un unico
referendum che poi porterà, se prevarranno i si, alla nascita di un Comune ex
novo. I promotori sono fiduciosi sul raggiungimento dell’obiettivo, prefissato
in tre/quattro anni, poiché tanti sarebbero i benefici per entrambi gli enti
territoriali accomunati da una storia simile: sono entrambi ex feudi di
Montalbano Jonico, hanno le stesse radici storiche antiche legate alla Magna
Grecia e recenti alla Riforma Fondiaria oltre alla stessa morfologia
territoriale, prima fra tutte il mare. A queste motivazioni geografiche e
storiche si aggiungono altri fattori di non secondaria importanza: tagli ai
costi della politica con un solo sindaco, una sola Giunta e un solo Consiglio
comunale, un dirigente per ogni settore, lo svincolo dal Patto di stabilità, la
possibilità di beneficiare di soldi regionali per le fusioni di Amministrazioni
comunali e maggiori trasferimenti statali, anch’essi previsti per la nascita di
nuovi Comuni per un totale stimato di 2 milioni di euro in più, oltre alla
possibilità di riprogrammare lo sviluppo del territorio partendo proprio dalla
risorsa turismo. Nel recente passato ci sono state iniziative simili che hanno
trovato in maniera trasversale il consenso sia dei partiti/movimenti che degli
stessi cittadini, e dunque su questa scia il comitato promotore conta di
trovare lo stesso entusiasmo anche tra i cittadini di entrambi i paesi per dare
più peso, non solo in termini di abitanti ma anche in termini politici, ad un
territorio, quello Metapontino, stretto tra l’incudine del capoluogo Potenza e
il martello di Matera.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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