POLICORO – Leonardo Giordano,
dirigente scolastico del liceo “E. Fermi” del centro jonico, nonché
coordinatore provinciale del Ncd (Nuovo centro destra), rileva che gli istituti
d’istruzione superiore (Its) previsti qualche anno fa dalla riforma del
ministro Gelmini abbia dato un contributo positivo agli studenti che non
volessero continuare all’università dopo la formazione post diploma di secondo
grado, solo che la Basilicata ancora non li ha attivati: “Ne sono stati istituiti ben 76 in tutt’Italia, alcuni di essi
hanno già rilasciato il titolo biennale o triennale. Il 70% dei diplomati ha trovato
lavoro ed impiego. Il successo di queste nuove istituzioni scolastiche è dovuto
al fatto che sono gestite da fondazioni del cui Consiglio d’amministrazione,
per obbligo di legge, devono far parte almeno una scuola media secondaria
(Licei o Professionali o istituti tecnici); almeno un’azienda o
un’organizzazione di categoria (Confindustria, Camere di Commercio), un ente di
formazione, un istituto universitario. Pertanto il fatto positivo è aver
strappato l’alta formazione al monopolio degli enti di formazione e della
Regione. L’aver obbligato le aziende ad entrare nella gestione di questi ITS
per poter programmare le azioni formative in rapporto al fabbisogno formativo delle aziende. Purtroppo
però la Regione Basilicata è l’unica regione a non aver avviato tali ITS e a
tenere ancora in cassa il finanziamento avuto dal Miur. A conclusione della scorsa
legislatura si è riusciti, dopo un’aspra battaglia in Consiglio Regionale, a
far approvare una legge-quadro sui poli scolastici che è il presupposto per
istituire gli ITS, ma poi tutto si è fermato di nuovo. Uno di questi, dedicato
al turismo marino e all’agroalimentare, dovrebbe essere insediato nel Metapontino.
Si sconta un pesante ritardo che si scarica sulle poche aziende ancora rimaste
ad intraprendere nel turismo e nell’agroalimentare, e sui giovani forzati a
tentare la via dell’Università oppure ad emigrare”.
Gabriele Elia
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