POLICORO – Nella stagione estiva 2014
appena conclusasi, i cinque/sei chilometri di costa del centro jonico sono
stati presidiati dai collettivi di salvamento, un gruppo di volontari guidati
da Vincenzo Pastore, referente regionale della Fim (Federazione italiana
motonautica) e S.A.R. ricerca e soccorso in acqua (tradotto dall’inglese). Lo
stesso Pastore nella mattinata del 27 settembre nella zona Lido ha illustrato i
dati degli interventi effettuati durante l’estate. Numeri che non lasciano
spazio a grandi interpretazioni sulla necessità del servizio, sempre più
importante sia sul fronte della prevenzione di natanti e bagnanti che biglietto
da visita di una città che vuole definirsi turistica. “La nostra attività
–osserva Pastore- si è sviluppata sul tratto costiero di spiaggia libera (per
quella privata ci hanno pensato i gestori dei lidi ndr) che non è controllata.
In tutto sono stati 37 i volontari impegnati, tutti abilitati ad interventi di
primo soccorso e all’uso del defibrillatore; 3 mezzi utilizzati, 2 moto d’acqua,
idroambulanza attrezzate per gli interventi che sono stati effettuati. E nel
nostro report di fine stagione dell’operazione ‘Mare sicuro 2014’ registriamo:
quattro soccorsi da codice rosso di cui un salvataggio con rischio annegamento
in località Idrovora, due a Torremozza di una ragazza per coma etilico e una
signora sofferente di cardiopatia. Purtroppo non siamo riusciti, ed è l’unico
neo, a dare un grosso contributo alla causa di Ciro Ciccalese, l’uomo scomparso
il 28 agosto e ancora introvabile. Siamo stati parte integrane nelle ricerche,
ma finora tutto è stato vano. Comunque sia il mare e l’arenile sono stati
controllati: da qui non è passato nessuno. Ai quattro soccorsi di una certa importanza,
che hanno scongiurato pericoli maggiori per i malcapitati, se ne aggiungono
altri un po’ più generici: 4 recuperi di natanti, 5 chiamate per ipotesi
inquinamento, 60 di tipo biologico per punture di meduse, insetti, 47
medicazioni per ferite superficiali, 2 uscite notturne per prevenzione e
controllo di lidi e persone. Naturalmente questo lavoro –conclude Pastore- è
stato fatto in collaborazione con il servizio 118 Basilicata soccorso, con la
Locamare di Policoro (Capitaneria di porto di Taranto), con il porto turistico
di Marinagri che ci ha permesso di attraccare i mezzi acquatici, il circolo
nautico ‘Aquarius’ per il supporto logistico, il lido ‘Veliero’ per averci
concesso l’uso di una torretta di avvistamento, il lido ‘Eraclea’ per l’uso di
un pattino e il centro moto Vizziello per l’assistenza ai mezzi di soccorso.
Ringrazio anche il Comune di Policoro, tutti gli altri lidi e strutture
ricettive varie, la Regione Basilicata, l’Apt che ci sono stati vicini”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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