giovedì 16 ottobre 2014

Mare sicuro 2014. Il bilancio di Vincenzo Pastore

POLICORO – Nella stagione estiva 2014 appena conclusasi, i cinque/sei chilometri di costa del centro jonico sono stati presidiati dai collettivi di salvamento, un gruppo di volontari guidati da Vincenzo Pastore, referente regionale della Fim (Federazione italiana motonautica) e S.A.R. ricerca e soccorso in acqua (tradotto dall’inglese). Lo stesso Pastore nella mattinata del 27 settembre nella zona Lido ha illustrato i dati degli interventi effettuati durante l’estate. Numeri che non lasciano spazio a grandi interpretazioni sulla necessità del servizio, sempre più importante sia sul fronte della prevenzione di natanti e bagnanti che biglietto da visita di una città che vuole definirsi turistica. “La nostra attività –osserva Pastore- si è sviluppata sul tratto costiero di spiaggia libera (per quella privata ci hanno pensato i gestori dei lidi ndr) che non è controllata. In tutto sono stati 37 i volontari impegnati, tutti abilitati ad interventi di primo soccorso e all’uso del defibrillatore; 3 mezzi utilizzati, 2 moto d’acqua, idroambulanza attrezzate per gli interventi che sono stati effettuati. E nel nostro report di fine stagione dell’operazione ‘Mare sicuro 2014’ registriamo: quattro soccorsi da codice rosso di cui un salvataggio con rischio annegamento in località Idrovora, due a Torremozza di una ragazza per coma etilico e una signora sofferente di cardiopatia. Purtroppo non siamo riusciti, ed è l’unico neo, a dare un grosso contributo alla causa di Ciro Ciccalese, l’uomo scomparso il 28 agosto e ancora introvabile. Siamo stati parte integrane nelle ricerche, ma finora tutto è stato vano. Comunque sia il mare e l’arenile sono stati controllati: da qui non è passato nessuno. Ai quattro soccorsi di una certa importanza, che hanno scongiurato pericoli maggiori per i malcapitati, se ne aggiungono altri un po’ più generici: 4 recuperi di natanti, 5 chiamate per ipotesi inquinamento, 60 di tipo biologico per punture di meduse, insetti, 47 medicazioni per ferite superficiali, 2 uscite notturne per prevenzione e controllo di lidi e persone. Naturalmente questo lavoro –conclude Pastore- è stato fatto in collaborazione con il servizio 118 Basilicata soccorso, con la Locamare di Policoro (Capitaneria di porto di Taranto), con il porto turistico di Marinagri che ci ha permesso di attraccare i mezzi acquatici, il circolo nautico ‘Aquarius’ per il supporto logistico, il lido ‘Veliero’ per averci concesso l’uso di una torretta di avvistamento, il lido ‘Eraclea’ per l’uso di un pattino e il centro moto Vizziello per l’assistenza ai mezzi di soccorso. Ringrazio anche il Comune di Policoro, tutti gli altri lidi e strutture ricettive varie, la Regione Basilicata, l’Apt che ci sono stati vicini”.                                                                                   

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)












Nessun commento:

Posta un commento