POLICORO – Ciro Cicalese è scomparso nel nulla. Dal 28 agosto
Gabriella, la moglie, non si dà pace e spera che suo marito torni presto a
casa. Nella sua abitazione di via Catone l’abbiamo incontrata nel pomeriggio di
venerdì 3 ottobre. E’ da sola in compagnia del suo cane in quanto i parenti più
stretti sono ripartiti per Marano (Na) dove lavorano e sono residenti. Lei però
non ha abbandonato per un attimo la sua casa di Policoro da dove il 28 suo
marito è scomparso. Entrambi ritornavano dalla zona Lido, dal mare
precisamente, per rientrare nella propria villetta a pochi metri di distanza in
sella alle loro biciclette intorno alle 20:00. Quando Gabriella, arrivata nei
pressi del cancello che stava aprendo per entrare i velocipedi, voltandosi non
ha più trovato dietro di sé suo marito. Anzi lo ha visto per un attimo svoltare
per una traversa parallela e poi non tornare più a casa. Così dopo un’ora circa
ha allertato familiari e forze dell’ordine. Alla stazione ferroviaria, che si
trova a un chilometro di distanza, qualcuno lo avrebbe visto alle 21:00 che
faceva rientro verso casa a passo d’uomo con la sua bici che accompagnava con
le mani al manubrio perché forata durante il tragitto. L’uomo, che al momento
della scomparsa indossava un costume e una maglia nera, avrebbe poi imboccato
via Lido 13, alle spalle della stazione dei treni, e bussato ad un campanello
convinto di essere arrivato a casa. Poi quando una donna gli ha risposto che
aveva sbagliato casa di lui si sono perse tutte le tracce. Proprio lì è stata
ritrovata la bicicletta, in 29 mattina, che Ciro ha abbandonato perché non più
utilizzabile. Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari e forze
dell’ordine hanno setacciato tutta la zona nel raggio di due chilometri nelle
ore successive la scomparsa e nei giorni seguenti anche zone limitrofe l’agro
della zona Lido. Ma nulla da fare. I cani molecolari dei Carabinieri hanno
fiutato le sue tracce fino alla stazione, poi anche loro si sono fermati. Del suo
caso ne hanno parlato trasmissioni televisive nazionali come “Chi l’ha visto”
per lanciare l’allarme anche fuori regione. E infatti qualche segnalazione più
o meno attendibile ci sarebbe stata dalle parti di Catanzaro, ma nulla più.
Dove sia finito Ciro è un vero e proprio mistero. Anche perché non aveva con sé
danaro, documenti e soffre di una forma di demenza vascolare che spesso gli fa
perdere la lucidità. Che si salito su un automezzo, bus, o uno dei pochissimi treni
che si fermano nella ormai desolante e deserta stazione di Policoro nessuno lo
sa. E anche se così fosse possibile che qualcuno vedendolo in quello stato non
abbia allertato le forze dell’ordine? Gabriella chiede a distanza di un mese e
mezzo che ricomincino le ricerche nell’area dell’ultimo avvistamento e a tal
proposito nella giornata dell’8 è arrivato in suo soccorso anche il super cane
molecolare da Brescia, una sorta di Rex addestrato nella ricerca delle persone
scomparse, messo a disposizione dall’associazione Penelope, nata proprio per
aiutare le famiglie di persone sparite nel nulla. Come Ciro Cicalese.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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