Costa jonica, firmato in Regione un protocollo d’intesa
Tutela e valorizzazione della
costa jonica lucana: questi gli obiettivi principali del Protocollo d’intesa
firmato ieri presso il Dipartimento Ambiente fra la Regione Basilicata,
rappresentata dall’assessore regionale Aldo Berlinguer, la Provincia di Matera
(c’era il vicepresidente Angelo Raffaele Garbellano) e gli amministratori dei
sei comuni costieri interessati: Bernalda (l’assessore Vincenzo Grippo), Nova
Siri (il sindaco Nicola Melidoro), Pisticci (il sindaco Vito Di Trani),
Policoro (il sindaco Rocco Leone), Rotondella (il sindaco Vito Agresti) e
Scanzano Jonico (il sindaco Salvatore Iacobellis). Il territorio comprende
cinque SIC, Siti di Interesse Comunitario, legati alla rete ecologica europea:
Rete Natura 2000: Foce Agri, Foce Basento, Foce Bradano, Foce Cavone e Bosco
Pantano di Policoro – Foce Sinni, un’area di elevato valore ambientale per la
presenza di habitat fragili e rari legati al sistema dunale come le paludi e i
pascoli inondati mediterranei. “Condividiamo pianificazione, tutela e
valorizzazione di aree naturalistiche importanti – dice l’assessore Berlinguer
– con una visione unitaria tra vari enti. Troppo spesso il governo del
territorio è parcellizzato fra i vari soggetti competenti; con questo genere di
intese si attua invece una programmazione comune”. Un atto condiviso, dunque,
da portare a compimento con diversi obiettivi: ripristinare l’integrità
ecologica degli habitat, mitigare l’impatto ambientale, conservare gli ecosistemi
marini, far sì che la fruizione delle aree naturali sia la più consapevole
possibile. E ancora: promuovere un tipo di imprenditoria che sia compatibile
con l’ambiente, assicurare forme sostenibili di pesca e acquacoltura e definire
la Rete Ecologica di Basilicata finalizzata alla tutela della biodiversità. Con
questo fine le comunità locali parteciperanno attivamente alla concertazione
delle azioni previste dai Piani di Gestione, coinvolgendo attivamente le
associazioni ambientaliste e gli operatori economici Insomma, unire le forze
per fare delle località dell’arco jonico un’oasi naturale che preservi specie
vegetali e animali, stimoli l’imprenditoria locale ad investire nella
sostenibilità, promuova un turismo rispettoso e responsabile e consenta ai Comuni
di programmare al meglio il proprio futuro. “Non ci sono solo vincoli e tutela
– conclude Berlinguer – ma anche la pianificazione di modelli socioeconomici
innovativi e attività produttive correlate a turismo e ambiente”.
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