mercoledì 4 dicembre 2013

Roberto Ruggiero denuncia l’ingerenza dei partiti nella gestione del Consorzio di sviluppo industriale di Matera

POLICORO – Roberto Ruggiero, cittadino di Policoro, è stato il delegato a rappresentare il Comune del centro jonico (2006/2008) presso il Consorzio di sviluppo industriale di Matera, Ente sub regionale che nei giorni ha sottoscritto un protocollo di intesa con il Municipio di Scanzano per l’ubicazione di un’area produttiva osteggiato dall’Amministrazione comunale. A distanza di cinque anni dal suo mandato Ruggiero denuncia: “Il Consorzio, nella sua vita pre-commissariale, era un Ente sano, corretto ed efficiente, dimostrato dai bilanci regolarmente approvati, oltre che dall’assemblea dei soci anche dagli organi regionali di controllo. La sua gestione, frutto di una virtuosa collaborazione tra i dipendenti, la direzione e gli organi amministrativi, era improntata al rigido principio di legalità e funzionalità. I giudizi positivi che sull’Ente venivano pronunciati dalle organizzazioni imprenditoriali (sempre presenti nel Consiglio di Amministrazione ), dalle Comunità locali, ma soprattutto da parte di quegli imprenditori che scendevano nel materano con l’intento di insediare nuove attività produttive, sono un fatto incancellabile. L’ultimo Consiglio di Amministrazione, prima del commissariamento, ha lasciato al Commissario di nomina regionale un Ente fortemente capitalizzato (oltre ventuno milioni di euro di liquidità), robustamente patrimonializzato (beni immobili per oltre settanta milioni di euro), con aree attrezzate come poche nel Mezzogiorno. In nessun caso i componenti del Consiglio di Amministrazione hanno imposto o solo suggerito l’assunzione di personale proveniente dalla segreterie di partito. Forse il commissariamento è stato pensato ed imposto dalla Regione per appropriarsi di una gestione che non subiva intromissioni esterne, rifiuto voluto proprio per non creare le condizioni di default in cui si è trovato l’omologo Consorzio di Potenza, che giustamente andava commissariato per lo stato di grave crisi in cui si è dibattuto per parecchi anni e che oramai non era più in condizioni di andare avanti; o forse la decisione di commissariare  anche il Consorzio di Matera è dipeso dal fatto che bisognava camuffare nella presunta riorganizzazione generale dei Consorzi industriali regionali l’abolizione di tutte e due gli Enti; la cui eventuale e non urgente revisione doveva passare  attraverso una rivisitazione degli Statuti, da una migliore e dettagliata delega da parte della Regione, affidata all’assemblea dei singoli Consorzi, composta dai Soci ( Comunità Locali  – Organizzazioni imprenditoriali – Provincia ).  La felice esperienza che ho vissuto al Consorzio Industriale non è solo il derivato della serietà di un impegno, ma anche dal vincolo che ci univa agli organismi e alle istituzioni che rappresentavamo all’interno dell’Ente. Oggi, una gestione commissariale che non dà conto a nessuno,  forse nemmeno a chi l’ha ideata, attuata nominando la persona meno adatta,  ha omologato il Consorzio di Matera a tutti quegli Enti che non hanno come orizzonte la trasparenza, il contenimento dei costi, l’efficienza, la prontezza dei riscontri. Infatti mi risulta che nell’ambito dell’Ente sono venuti a galla contrapposizioni, tensioni tra il personale e tra parte di questo con il vertice fino a giungere alle aule giudiziarie; lacerazioni che hanno portato l’Ente alla paralisi, o verso scelte contraddittorie, assurde ed illegittime”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)


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