POLICORO - Riteniamo paradossali
le parole utilizzate dal sindaco che ha accusato noi dell’opposizione di essere irrispettosi nei confronti
dei nostri elettori e della nostra Città. Con quale coraggio proprio
lui crede ancora di poter dare lezioni di democrazia e di etica. Con quale
coraggio può accusare noi di tradire i nostri elettori, lui che ogni impegno
assunto in campagna elettorale lo ha puntualmente disatteso. Penso che tutti
ricordano le sue parole sui palchi, quando affermò che il suo vice-sindaco lo
aveva già scelto ed era lì al suo fianco sul palco (Giuseppe Ferrara), tranne
poi dopo il voto, per pagare la sua prima cambiale elettorale scaturita da un
sostegno trasversale contro Policoro e i Policoresi, fu costretto a nominarne
uno che non ci avevo messo nemmeno la faccia, disattendendo l’impegno assunto.
Tutti ricordano le sue parole sulla vicenda Tradeco e la sua promessa di
risoluzione in poco tempo della vicenda, ma in cambio cosa abbiamo ottenuto se
non due anni di disservizio, ed un totale degrado ed abbandono della nostra
città. E cosa vogliamo dire sulla vicenda tasse? Aveva garantito che non
avrebbe aumentato le tasse ed invece oggi assistiamo ad un livello di pressione
fiscale massima, frutto di scelte infelici ed unilaterali fatte dal Sindaco
sulla testa e nelle tasche dei cittadini. Quindi non si permettesse di dare
lezioni, che ormai non gli crede più nessuno. Fa la vittima e l’offeso come
sempre Rocco Leone, perché abbiamo rifiutato di partecipare ad un consiglio
comunale illegittimo. L’unica cosa che dimentica di dire è che effettivamente
il consiglio era illegittimo, così come noi avevamo evidenziato, tant’è
che la prevista delibera sulla variazione di bilancio è stata rinviata (ma per
lui evidentemente la “legalità” è un concetto molto ma molto elastico). Parla
di democrazia e di rispetto delle Istituzioni lui che convoca un consiglio ogni
5 mesi e che durante le assise consiliari, insieme alla sua maggioranza, mostra
tutta la sua arroganza e poca propensione al confronto, non consentendo alle
opposizioni di poter fare un qualsivoglia ragionamento. Vergognoso il penultimo
consiglio comunale, durante il quale non è stato possibile parlare, dovendo
assistere inermi all’arroganza di un Presidente che interveniva puntualmente,
non consentendo di sviluppare nessun tipo di ragionamento. Queste cose accadono
solo nella nostra città, e cogliamo l’occasione per invitare e ricordare al
Presidente del Consiglio che lui deve svolgere un ruolo super partes e
consentire a tutti in egual modo, siano essi di maggioranza o di minoranza, di
esprimere le proprie idee nel rispetto del regolamento, ma di certo non si
arroghi il diritto di decidere ciò che si può dire o non, atteggiamento tipico
della destra. Quindi insistiamo nel dire che da tutti potremmo accettare
lezioni di rispetto, di correttezza, di lealtà e di democrazia, ma non da Rocco
Leone che questi concetti non sa neanche dove stanno di casa, ma non da chi pur
di vincere una competizione elettorale non ha avuto il coraggio di esporre le
bandiere del partito di cui ne era segretario. Rocco Leone, il peggior sindaco
che Policoro abbia mai avuto, un sindaco che nei consigli comunali fugge dal
dibattito e dal confronto democratico e tenta soltanto di impedire, in maniera
vile, gli interventi dell’opposizione, con urla (disarticolate e fastidiose),
offese gratuite e infondate e parolacce. Un sindaco part – time, che ha il
coraggio di accusare noi di disertare le Commissioni Consiliari, lui che passa
il suo tempo sempre nel suo studio da pediatra e che dedica alla nostra città
un paio di ore al giorno, ma che ha la capacità in quelle pochissime ore che
passa al Comune di fare più guai che bene. Un Sindaco, che non riesce a
risolvere nessuna delle questioni che riguardano la nostra città, che fa del
populismo e qualunquismo la sua unica bandiera, che ha serie ed enormi
difficoltà a capire – ed inevitabilmente a gestire – compiti e prerogative
dell’attività amministrativa locale, che scarica puntualmente tutte le
responsabilità su dirigenti e impiegati come se lui non ci fosse mai, che
accusa degli errori sempre e solo gli assenti, che dice una cosa e dopo due
minuti fa l’esatto contrario, che non prende mai una posizione politica
chiara,che viene ridicolizzato da un sindaco di un comune limitrofo per la
scarsa se non inesistente capacità amministrativa e programmatica, che tenta di
nascondere ipocritamente dietro scuse misere la sua totale incapacità politica
ed il fallimento dell’amministrazione. Il buon Rocco Leone farebbe bene a fare
una buona autocritica, esaminando con calma l’operato (anzi il non operato) di
un anno e mezzo di amministrazione, magari confrontandosi con i cittadini, per
poi valutare se sia davvero il caso di continuare ad autocelebrarsi
mentre la città, paralizzata ed abbandonata, continua a perdere quotidianamente
ogni flebile speranza di ripresa.
I Consiglieri Comunali, Gianni Di Pierri, Francesco
Fortunato, Gianluca Marrese, Fabiano Montesano, Carmine Vetere
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