POLICORO
– L’estate anziché potenziare i servizi al cittadino l’ente poste Spa li
ridimensiona. Almeno a Policoro. Da qualche settimana è affisso sulla porta di
ingresso dell’ufficio di via Giustino Fortunato il seguente avviso alla
clientela: Durante il periodo estivo questo UP chiuderà alle 13:35 nei giorni:
18/19 luglio; dal 24/26; 29/30; dal 7 al 9 agosto; 13/14; il 16 agosto; dal 21
al 23; dal 28 al 30. In tutto se abbiamo fatto bene i conti 19 giorni nel
periodo estivo, quello di maggior affluenza poiché come risaputo la città si
popola di turisti. I quali anch’essi hanno la necessità di beneficiare dei
servizi, tanti, offerti da Poste Spa. Evidentemente però o l’azienda ritiene
che a Policoro non arrivi nessuno o che in caso di necessità ci sono altri
strumenti, quelli telematici, per poter effettuare le normali operazioni di
sportello. Eppure quando ci siamo recati noi, precisamente lunedì 29, l’ufficio
era pieno di gente e dunque l’utenza non manca. C’era anche chi, vista la fila
della mattina, si recava agli sportelli di Policoro di pomeriggio per sbrigarsi
prima. Ebbene nei giorni sopracitati non sarà più possibile entrare di dopo le
13:30. Strana decisione quella assunta tra luglio ed agosto che si inserisce in
una polemica più vasta che nei giorni scorsi ha visto numerosi sindaci,
soprattutto del potentino, scendere in piazza e minacciare ricorsi al Tar
(Tribunale amministrativo regionale) contro la decisione di chiudere definitivamente
alcuni uffici postali periferici in un’ottica di razionalizzazione dei costi,
cui non si sottrae nemmeno un’azienda parastatale il cui capitale sociale è in
mano al ministero dell’economia. Fatto sta che anche nel centro jonico si stia
pensando ad un ridimensionamento dell’ufficio postale? Il direttore di Policoro
ci ha comunicato che non ha la delega ad avere rapporti con la stampa, poi alla
nostra domanda di chi può aiutarci a capire il perché ci ha fornito il numero
di Matera, ufficio provinciale da cui dipende Policoro, e alla cui chiamata ha
immediatamente risposto una solerte impiegata, la quale anch’essa ci ha detto
di non essere titolata a parlare con la stampa. Però ha registrato il numero e
successivamente ci è stato fornito il recapito dell’interessata, Dott.ssa
Eleonora Tosoni di Bari, la quale ci ha fornito la seguente spiegazione: “Poste
Italiane, al fine di garantire un maggior equilibrio tra la fisiologica
flessione della domanda nel periodo estivo e l’offerta di servizi alla clientela,
adotta provvedimenti di rimodulazione giornaliera od oraria di apertura al
pubblico di quegli uffici postali che abbiano evidenziato, attraverso il
costante monitoraggio delle operazioni postali, una riduzione dei flussi di
traffico nel periodo considerato. I provvedimenti citati sono
assunti in conformità ai criteri di cui al decreto del Ministero delle
Comunicazioni del 28 giugno 2007 “Nuovi standard minimi degli uffici postali nei
periodi estivi” (cd. DM
Gentiloni), come integrato dalla delibera 293/13/CONS AGCom del 16
aprile 2013, e inseriti nel piano di rimodulazione debitamente comunicato all’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni. Le eccezioni ai giorni sopracitati riguardano solo quelli
del pagamento pensioni, durante
i quali viene effettuato il normale orario: 8:20/19:05”.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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