In merito ad alcune dichiarazioni rese agli organi di stampa sui servizi esternalizzati e ad alcuni specifici riferimenti sui costi di energia elettrica e, più in generale, sul futuro del Centro, la Direzione locale ENEA, intende precisare - si legge in una nota - quanto segue:
• All’interno del Centro della
Trisaia di Rotondella operano differenti realtà lavorative ben distinte per
tipologia di attività e con diversa personalità giuridica. Oltre all’Agenzia
ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo
economico sostenibile), sono presenti SOGIN (Società Gestione Impianti
Nucleari) e diversi Consorzi di studi e ricerche.
Non corrisponde al vero che
l’ENEA spende in Trisaia 800 mila euro annui per l’energia elettrica , atteso
che la cifra annuale di circa 800 mila euro è quella complessiva ed è suddivisa
tra quota ENEA (circa il 50%), quota Sogin e Consorzi, essendo la sottostazione
di distribuzione interna al Centro di proprietà ENEA.
Peraltro l’effettiva spesa ENEA
di energia elettrica va rapportata, oltre che agli impianti convenzionali per
il funzionamento del Centro, anche agli impianti sperimentali di ricerca ed ai
numerosi laboratori presenti.
• In merito alla possibilità di
utilizzo di fonti rinnovabili di energia elettrica (fotovoltaico), bisogna
precisare che tale ipotesi è stata già oggetto di una attenta istruttoria da
parte dei tecnici del Centro della Trisaia; per il Progetto sono però necessari
cospicui investimenti per cui, in questa fase di spending review e riduzione
degli incentivi, è al momento di difficile realizzazione.
• Sui rilievi posti in merito alle prospettive del Centro, è utile precisare che, dal punto di vista programmatico, sono in corso: 9 progetti su Industria 2015 sui temi dell’efficienza energetica, mobilità food e agroalimentare; 9 progetti comunitari sul 7° Programma Quadro dei quali 4 a coordinamento Trisaia; 2 progetti FESR Basilicata sui nuovi materiali e sull’agroindustria; 2 progetti PON su materiali per l’efficienza energetica e sull’energia elettrica distribuita nonché il coinvolgimento su accordi di programma centrali dell’Agenzia (Cerse, Enea/CNR) sui temi dell’energia e biotecnologie.
• Sui rilievi posti in merito alle prospettive del Centro, è utile precisare che, dal punto di vista programmatico, sono in corso: 9 progetti su Industria 2015 sui temi dell’efficienza energetica, mobilità food e agroalimentare; 9 progetti comunitari sul 7° Programma Quadro dei quali 4 a coordinamento Trisaia; 2 progetti FESR Basilicata sui nuovi materiali e sull’agroindustria; 2 progetti PON su materiali per l’efficienza energetica e sull’energia elettrica distribuita nonché il coinvolgimento su accordi di programma centrali dell’Agenzia (Cerse, Enea/CNR) sui temi dell’energia e biotecnologie.
In aggiunta, l’Enea Trisaia offre
i propri servizi di consulenza a Enti pubblici e aziende sui temi dell’energia
distribuita, efficienza energetica e materiali strategici. Nel complesso, il
quadro programmatico appare eccellente, senz’altro superiore alla media
nazionale per analoghe realtà, grazie alle competenze storiche acquisite in
campo energetico, ambientale e biotecnologico. La razionalizzazione della spesa
e conseguente riduzione dei costi di gestione, dovuta essenzialmente ai tagli
effettuati a tutte le Pubbliche Amministrazioni sulle spese di funzionamento,
non è l’indicatore esatto per valutare il futuro e le prospettive dell’ENEA di
Trisaia, in quanto i finanziamenti delle attività tecnico-scientifiche vengono
assegnati a seguito della presentazione di progetti su bandi europei, nazionali
ed internazionali a cui concorrono anche altri Enti di ricerca.
Le spese di funzionamento, invece, sono strettamente legate ai fondi statali assegnati all’ENEA e di riflesso ai Centri periferici, fondi che nell’ultimo quadriennio, per Trisaia, hanno subito una riduzione di circa il 50%. E’ evidente che a fronte di questa criticità finanziaria si è reso necessario rivedere tutte le spese di funzionamento del Centro dapprima con interventi che non hanno avuto impatto per il personale esterno, in quanto gli interventi hanno interessato servizi interni (riduzione fotocopiatrici/parco auto/trasporto personale dipendente/missioni ecc.) e solo in ultima istanza è stato necessario intervenire, anche se solo parzialmente, sui contratti che prevedono manodopera esterna. Nonostante tutto sono stati mantenuti gli stessi servizi e lo stesso numero dei dipendenti esterni, a fronte di una indifferibile riduzione delle ore contrattuali.
Le spese di funzionamento, invece, sono strettamente legate ai fondi statali assegnati all’ENEA e di riflesso ai Centri periferici, fondi che nell’ultimo quadriennio, per Trisaia, hanno subito una riduzione di circa il 50%. E’ evidente che a fronte di questa criticità finanziaria si è reso necessario rivedere tutte le spese di funzionamento del Centro dapprima con interventi che non hanno avuto impatto per il personale esterno, in quanto gli interventi hanno interessato servizi interni (riduzione fotocopiatrici/parco auto/trasporto personale dipendente/missioni ecc.) e solo in ultima istanza è stato necessario intervenire, anche se solo parzialmente, sui contratti che prevedono manodopera esterna. Nonostante tutto sono stati mantenuti gli stessi servizi e lo stesso numero dei dipendenti esterni, a fronte di una indifferibile riduzione delle ore contrattuali.
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