POLICORO
– Turisti che girano spaesati per la città alla ricerca di luoghi da visitare
mettono in imbarazzo anche i residenti. Che messi alla prova non conoscono
tutte le vie e piazze della città. Così è capitato nei giorni scorsi che
villeggianti abbiano chiesto a più di qualche indigeno dove si trovasse piazza
Pasquale. “Pasquale chi?”, risponde con un po’ di difficoltà il policorese.
“Non so chi sia però lo abbiamo letto che a Policoro c’è una piazza che prede
il nome di Pasquale”. Ci si chiede a questo punto quale sia. Le piazze/parcheggi/spiazzo
intitolate alla memoria di persone scomparse nel centro jonico sono:
Vitoantonio Ripoli, Y.Rabin, Melvin Jones, Nicola Montesano, Vincenzo
Latorraca, Largo Pantani, tra quelle più note, ma nessuno si chiama Pasquale
nemmeno tra quelle meno note e frequentate. L’arcano dura qualche giorno, il
tempo per capire dove l’hanno letto e/o sentito e intendere da dove sia uscito
tale nome proprio, chi esso sia e chi l’ha messo in circolazione. Ci mettiamo
in giro a leggere locandine, manifesti, brochure ma non caviamo un ragno dal
buco. Che i turisti abbiano sbagliato città? Improbabile visto che soggiornano
qui da giorni; forse, ed è la pista più probabile, hanno in mano qualcosa di
altri Comuni limitrofi che la sera organizzano eventi. A Valsinni il più noto
Pasquale è il sindaco storico Ruggiero, ma ci risulta che sia, grazie a Dio,
ancora in vita. Per il resto tra Nova Siri, Scanzano, Montalbano, Tursi non c’è
traccia di questo fantomatico Pasquale. Fortuna vuole però che ci imbattiamo in
uno zelante residente che ci aiuta a capire chi sia. Egli ha in mano il
programma SiritidEstate 2013 di Policoro ed è proprio lì che c’è il nome di
Pasquale. I turisti avevano allora ragione nello girare a vuoto, e la ricerca
sarebbe stata vana perché piazza Pasquale non esiste. Nemmeno nella mitologia
greca dove gli ex amministratori hanno fatto ricorso, viste le origini di
Policoro, ad eroi mitologici più famosi per ricordare le colonie di Siris ed
Herakleia. Uno di questi è proprio Ercole che lotta con il leone Nemeo, una
delle dodici fatiche dell’eroe greco, la cui statua di Antonio Cortese è il
simbolo di Policoro e la si può ammirare in piazza Eraclea. Con tutto il
rispetto per Pasquale Ferrara, l’unico a portare il nome Pasquale in quella
piazza, che nonostante rincorra i bambini che giocano in piazza a calcio dove è
vietato; contribuisca a tenerla pulita e a vigilare sull’arredo urbano non è
ancora né un Dio né un semidio per spodestare Ercole da piazza Eraclea e non
Pasquale Eraclea.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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