POLICORO
- Il giorno 29 luglio 2013 un carico di materiale radioattivo ha transitato per
le strade italiane. Partito dal centro
Itrec situato nel comune di Rotondella (Provincia di Matera), esso è stato
scortato sino all'aeroporto militare di Gioia del Colle (provincia di Bari).
Le autorità italiane hanno dichiarato che si è
trattato di circa 1,2 Kg di Biossido di Uranio arricchito al 91%. Essi hanno
specificato che la destinazione finale del carico erano gli Stati Uniti
d'America e che il materiale è stato consegnato alla destinazione finale.
Il trasporto, dicono le autorità italiane, era
coperto da segreto di Stato. Per questo motivo le autorità locali e la
popolazione non sono state avvisate. In attesa di sapere dove è stato
trasportato e quale percorso ha seguito
all'interno degli States una riflessione a bocce ferme va fatta sull’inutilità
del Tavolo della Trasparenza. Quando si verificano trasporti di questo tipo,
come evidenziato sopra, la procedura è sempre “segreta” con tanto di avallo da
parte dello Stato. Allora a che serve il Tavolo della Trasparenza se esso viene
convocato post operazione? Sembra più una presa in giro nei confronti degli
amministratori e cittadini del posto che non altro. E’ una mera presa d’atto di
quello che è già avvenuto senza nessuna possibilità né di fornire un
consulto/parere né tantomeno di mettere al corrente la popolazione residente di
quello che accadrà. Anche se, soprattutto quest’ultima ipotesi, non so a quanti
interesserebbe poichè essendo materiale a rischio contaminazione sarebbe più
opportuno non trasformare il loro trasporto in un bagno di folla, ma,
viceversa, è meglio che avvenga nel più totale riserbo. Però almeno per
rispetto di chi amministra i territori una segnalazione preventiva andrebbe
fatta altrimenti si presta il fianco alla polemica, giusta, di chi sostiene che
il Tavolo della Trasparenza è un orpello amministrativo. Di contro bisogna però
aggiungere che chi protesta con una mano tira il sasso e con l’altra ben
nascosta stringe nella mano i fondi pubblici della compensazione ambientale di
cui godono i Comuni confinanti con il centro Enea della Trisaia: Rotondella fa
la parte del leone essendo il Municipio che ospita il centro; Policoro e Nova
Siri si dividono gli altri soldi pubblici perché confinanti con Rotondella. Non
so se quest’ultimo Ente locale senza questi contributi riuscirebbe a chiudere
il bilancio pubblico, e comunque sia sono soldi che alla fine fanno comodo a
tutti. Soprattutto in questi periodi difficili. La protesta ci sta tutta, ma
raccontiamo la verità fino in fondo…
Gabriele
Elia
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