POLICORO – Nei giorni scorsi, 21 gennaio, è stato emanato il decreto del direttore centrale per la Finanza locale del ministero dell'Interno che prende il posto dell’analogo del giugno 2014 che presenta delle novità importanti per la fusione dei Comuni. Infatti l’atto amministrativo statale presenta alcune novità importanti. Il primo elemento di novità è la fissazione del tetto di 1,5 milioni di euro di contributi che spettano a ciascuna fusione. In precedenza non erano invece previsti tetti per le singole fusioni, ma solamente il tetto complessivo a questo tipo di benefici. Un secondo assai importante elemento di novità è che questi benefici si estendono anche alle fusioni dei Comuni che si realizzano attraverso l'incorporazione, mentre in precedenza si applicavano solamente alla nascita di un nuovo Comune e agli ampliamenti. Quindi con questo decreto l'ambito di applicazione dei benefici viene esteso a tutte le possibili fattispecie. Non meno rilevante è anche l'ultimo elemento di novità: viene chiarito che questo contributo spetta per i dieci anni successivi che si calcolano dalla data della fusione determinata dal decreto con cui la Regione istituisce il nuovo ente. In precedenza, ferma restando la durata della incentivazione, la decorrenza iniziale era invece individuata in modo generico. Viene confermato che il contributo spetta per la durata di 10 anni, quindi per un periodo che è straordinario ma è significativamente lungo. La sua misura è fissata nel 20% dei trasferimenti erariali spettanti ai singoli Comuni nel 2010. Nel caso in cui le richieste superino le risorse stanziate si darà corso alla riduzione proporzionale dei compensi da erogare alle singole fusioni. Viene inoltre confermato che questo beneficio spetta dal 2014 ai Comuni che sono stati istituiti per fusioni e per incorporazioni a decorrere da tale anno. Sul terreno procedurale le regole non sono cambiate: per dare corso alla erogazione di queste risorse deve essere acquisita la legge regionale istitutiva della fusione o il provvedimento di ampliamento. Si richiede che tali provvedimenti siano trasmessi entro il mese successivo alla loro adozione. Infine, nel caso di ampliamenti, il contributo sarà erogato a decorrere dall'anno immediatamente successivo. Un importante novità che va nella direzione di incentivare le fusioni tra Comuni in quanto nei prossimi anni la riforma dello Stato, già partita, prevede una drastica cura dimagrante per tutta la pubblica amministrazione con tagli, anche consistenti, di trasferimenti. Inoltre la soppressione delle Province prelude ad una prossima riduzione anche delle Regioni, come da dibattito già cominciato, e la conseguente soppressione dei Comuni: 8100 sembrano davvero troppi se consideriamo che l’80% sono di piccole dimensioni. Ricordiamo che nei mesi scorsi il Prof. Cottarelli, esperto di spending rewiew, in una intervista ha anticipato la necessità che i Comuni si fondino tra di loro per non disperdere preziose risorse economiche ed umane ottimizzando le stesse proprio in un’ottica di un futuro “lacrime e sangue”. E in questo il Comitato per la fusione dei Comuni di Policoro e Scanzano, nato per volontà di ex amministratori di entrambe le municipalità nel luglio 2014, ha fatto da apripista raccogliendo le firme per la nascita, previo referendum, di una nuova entità comunale tra i due Comuni confinanti.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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