sabato 18 luglio 2009

CRISI AGRICOLA

La protesta del mondo agricolo

Da anni il mondo dell’agricoltura è in subbuglio. Si susseguono ciclicamente, indipendentemente dalle stagioni, manifestazioni di protesta contro le istituzioni, colpevoli, a sentire gli organizzatori di queste mega assemblee, di trascurare una fetta importante dell’economia nazionale. nella serata del 17 luglio nella sala consiliare di Policoro, il coordinamento degli amministratori del metapontino, il tavolo verde della Puglia e Altragricoltura hanno radunato gli operatori del settore per tenere in caldo la piattaforma programmatica sottoscritta l’8 aprile scorso che prevede: dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura; nascita di una unità di crisi tra Ministeri; moratoria contro la crisi aziendale; ridiscutere termini e modi per il pagamento dei debiti agricoli nei confronti dell’Inps; fondi aggiuntivi da stanziare nella prossima Finanziaria per far fronte all’andamento negativo della crisi di mercato. Ma su tutte la priorità maggiore è quella di una moratoria contro tutte le esecuzioni che colpiscono le aziende agricole, sulla falsariga del provvedimento governativo di questi giorni a favore delle Pmi. Infatti è stato sottolineato come in quel provvedimento debbano rientrare anche le imprese agricole che da anni stanno combattendo per uscire fuori da un tunnel ad oggi senza fine. Pertanto già da domani inizierà la prima mobilitazione generale; mentre per gli altri punti della piattaforma programmatica, da settembre e fino a dicembre gli addetti ai lavori saranno pronti, come extrema ratio, a marciare anche su Roma. Si prospetta dunque un autunno caldo non solo per il Governo nazionale ma anche per quello regionale, dato che sono le istituzioni che hanno le maggiori competenze in materia. A nome del Governo nazionale, il Sen. Cosimo Latronico ha sostenuto che nei prossimi giorni una delegazione di manifestanti sarà ricevuta dal capo di gabinetto del ministro dell’agricoltura, Zaia, per sentire questa voce di protesta che si leva non solo dalla fascia jonica, ma anche da altre regioni meridionali che hanno problemi simili anche in settori apparentemente immuni alla crisi come la zootecnia. Lo stesso parlamentare lucano poi si è impegnato ad incontrare nuovamente il presidente della commissione agricoltura al Senato, Scarpa Bonazza, affinché nel pacchetto anti crisi possa rientrare anche l’agricoltura del Mezzogiorno e di tutta la nazione. A dar manforte ai presenti, c’è stata anche la presenza del neo presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il quale pur non avendo il suo Ente competenze specifiche in merito si è detto: “preoccupato prima come cittadino e poi come rappresentante istituzionale. Per questo mi sento coinvolto in questa protesta che farò mia e cercherò di portare il mio contributo. Innanzitutto di coordinamento di tutti i problemi e di tutti i focolai di protesta, e dopo come passaggio successivo cercare di far dialogare proficuamente la Regione Basilicata e Governo nazionale per venirne a capo una volta per tutte”. Inoltre il rappresentante di Altragricoltura, Gianni Fabbris, ha preannunciato la nascita anche del coordinamento dei Municipi di tutto il Sud contro la crisi agricola e a favore della sovranità alimentare. Che sia la volta buona? L’impressione però che serpeggia è quella dell’ennesima litania di buoni propositi da parte della classe politica. Erano presenti anche rappresentanti istituzionali della provincia di Taranto con in testa il sindaco Stefàno.

Gabriele Elia

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