sabato 17 ottobre 2015
Il Comune di Policoro ribadisce il “No alle Trivelle”
Ancora una volta l'Amministrazione comunale di Policoro si oppone alle istanze per nuove ricerche di idrocarburi in mare richieste dalla Shell.
“Queste nuove istanze – dichiara Leone – non mi meravigliano poiché a parlarcene fu lo stesso Sottosegretario all'Ambiente, durante il nostro colloquio a Roma, a seguito del quale decisi di effettuare lo sciopero della fame per protestare contro la scellerata politica ambientale decisa dal governo Renzi. Dopo la mia protesta, tante cose sono cambiate, in primis la maggior consapevolezza del problema da parte del popolo, che dice di no alle trivellazioni in mare e lo fa attraverso i suoi rappresentanti istituzionali. Ben 11 consigli Regionali d'Italia hanno firmato per chiedere un referendum che non permetta tra le atre cose le trivellazioni in mare. Quello che mi meraviglia, quindi è che il primo ministro italiano, Matteo Renzi sia sordo a queste richieste e non capisca che il popolo italiano, popolo che lui dice di rappresentare, vuole altre politiche energetiche.
Per questo mi chiedo che fine ha fatto la democrazia poiché chi ci governa non prende per niente in considerazione la volontà di ben 11 Regioni Italiane che dicono No alle trivelle, ma continua a nella sua scleta scellerata permettendo alle società energetiche di continuare a chiedere nuove istanze di ricerca.
Ribadisco – conclude il sindaco di Policoro - la volontà del mio Comune che è poi la volontà di tutti i comuni jonici a continuare la nostra civile battaglia contro le trivelle e mi chiedo ancora una volta dove sono i parlamentari del centrosinistra".
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