POLICORO - Salgono purtroppo a 4 i permessi di ricerca petrolifera nel Mar jonio /Golfo di Taranto. Ricordiamo che a giugno 2014 è stato rilasciato il permesso di ricerca DR74 AP dell’Appennine E. a tavolino senza air guns per trivellare dalla terra in mare sulla costa di Sibari, a giugno 2015 è stato rilasciato il permesso di ricerca D79 con air guns all’Enel Longanesi e purtroppo a ottobre 2015 sono ben 2 i permessi di ricerca il D73 e il D74 della Shell con utilizzo di air guns.
Considerando che le istanze da noi contate nel mar Jonio sono 14 ne restano un’altra decina da autorizzare . Prova e conferma che il governo Renzi è contro il volere delle regioni meridionali che non vogliono che si trivelli il mare. Non basta quindi la richiesta di referendum da parte delle regioni, occorre una forte mobilitazione del meridione a tutti i livelli per far cambiare definitivamente idea a questo governo. Lo diciamo ormai da anni per fermare le trivelle in mare la Regione Basilicata deve fermare quelle in terra, la regione Basilicata la smetta di fare melina e manifestazioni flop come quella di Policoro, applichi il principio di precauzione e fermi le trivelle in terra ferma. Occorre un segnale forte verso un governo autoritario come quello di Renzi. Se il presidente della regione Basilicata insieme al resto dei comuni non se la sentono, possono sempre dimettersi (non gliene facciamo una colpa) per lasciare il posto a cittadini più coraggiosi. Al pari dovrebbero dimettersi i senatori lucani Viceconte, Bubbico e Margiotta che hanno votato per il titolo v che toglierebbe potere alle regioni in tema di materia concorrente e proprio sull’energia.
Contro le due istanze Shell D74 e D73 come sempre Regione, Comuni e cittadini possono fare opposizione al Tar del Lazio entro 60 giorni dal decreto. Ma anche questa storia ci ha stancato, è assurdo spendere soldi pubblici per i Tar per difenderci da un governo che dovrebbe rappresentarci. E in tema di rappresentanza forse è arrivata l’ora di ridare la parola ai cittadini elettori anche in Basilicata, in considerazione che tutti remano contro questa regione che avrebbe il destino segnato con le macroregioni e dove l’unico interesse sembra essere quello del catrame e dei rifiuti petroliferi.
No Scorie Trisaia
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