sabato 10 ottobre 2015

Bilancio turismo. Tante presenze solo ad agosto


POLICORO – Il 21 settembre è stato l’ultimo giorno della stagione estiva e come di consueto ci siamo fatti il giro per le strutture e capire come l’estate è trascorsa in riva allo jonio. Così domenica 27 siamo andati a trovare Antonio Mormando, del lido “Sirena”, struttura balneare storica del lungomare centrale della città: “Noi abbiamo una clientela fidelizzata e lavoriamo sempre con quella. Ormai ci conoscono e vengono qui a trovarci ogni anno. Nell’estate 2015 nel mese di luglio ho lavorato meno rispetto al passato, mentre dalla prima settimana di agosto e fino al 31 c’è stata una grande affluenza tanto che la mattina ho dovuto dirottare alcuni turisti in altre strutture adiacenti. Poi a settembre si è ritornati in ‘letargo’. Sostanzialmente rispetto al 2014 tutto è rimasto invariato. Forse le mancate presenze di luglio, sempre rispetto al 2014, è stato compensato con qualche arrivo in più nelle tre settimane di agosto, anche se ho notato che quest’anno i turisti hanno speso di meno. Sono stati attenti a tutto. Vorrei sottolineare il problema dei decibel che superano secondo me quelli previsti dalla legge, il percorso vita poco curato e il pulisci spiaggia entrato in funzione, per l’arenile pubblico, troppo tardi. Viceversa ho registrato un certo apprezzamento per i collettivi di salvamento”. Spostandoci di qualche metro nel suo lido, “Capannina”, Antonio Mastrosimone tira anch’egli le somme: “a luglio il fine settimana si è lavorato, per il resto ho dovuto aspettare le solite tre settimane di agosto. Anch’io ho una clientela tutta mia, però non ci sono impennate nelle presenze. Nemmeno il flusso turistico di Matera 2019, per quanto mi riguarda, mi ha dato quel quid in più. Gli eventi sul lungomare hanno attirato gente, però il problema dei parcheggi, troppo pochi, rimane, così come quello del trasporto pubblico che ferma solo nella piazza centrale è un elemento di criticità. E poi il servizio di raccolta della spazzatura, poco efficiente, è stata un’altra nota dolente”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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