POLICORO - I
Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro, nel corso di un servizio di
controllo del territorio, hanno tratto in arresto i germani s.A. (classe 1975), bracciante agricolo, incensurato,
e a.d.A. (classe 1983), bracciante
agricolo, incensurato, nella flagranza dei delitti di violazione di domicilio
aggravata e lesioni personali aggravate in concorso. La notte del 08.06.2014, la Centrale Operativa della
Compagnia di Policoro ha ricevuto una
chiamata di soccorso sull’utenza 112 relativa ad un’aggressione a mezzo arma bianca
avvenuta ai danni di un cittadino rumeno,
occorsa intorno alle ore 02.00 circa presso l’abitazione di quest’ultimo.
Immediatamente venivano inviate sul posto due pattuglie in servizio di
controllo del territorio e personale in abiti civili per avviare le prime
investigazioni, nonché personale del 118 che provvedeva a prestare le prime
cure all’accoltellato, un giovane rumeno, bracciante agricolo, che veniva
ricoverato presso l’Ospedale civile di Policoro, ove quei sanitari lo
giudicavano guaribile in gg. 15 S.C. di prognosi, avendo riportato ferite da
taglio e da taglio e punta alla coscia destra. Avviate le attività di indagine,
dopo aver effettuato un sopralluogo presso l’abitazione della vittima che
veniva interrogata alle successive ore 08.00 circa a causa delle sue condizioni
di salute, nonché escusso tutti i possibili testimoni dei fatti, gli
investigatori rintracciavano s.A. (classe 1975) e a.d.A. (classe 1983), che dopo i fatti si
erano repentinamente allontanati dal luogo del delitto. Con estrema precisione
si accertava che i due fratelli, unitamente ad altri connazionali, si erano
portati presso l’abitazione della vittima armati di un coltello da cucina con
lama di circa 15 cm. e di alcuni bastoni e dopo averlo invitato ad aprire la
porta di casa con esito negativo, la abbattevano penetrando all’interno
dell’immobile contrariamente alla volontà dei proprietari. A quel punto
mentre uno degli aggressori lo colpiva,
l’altro lo tratteneva e lo strattonava. Il movente ricostruito dai militari
sarebbe collegato ad un commento denigratorio effettuato dalla vittima nei
confronti della famiglia degli aggressori, riportato a questi ultimi da una
donna rumena già fidanzata della
vittima, attualmente legata sentimentalmente ad uno dei fratelli indagati.
Pertanto, alle successive ore 09.00 circa, i due germani venivano tratti in
arresto ed espletate le formalità di rito,
tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti
domiciliari su disposizione del
Sostituto Procuratore della Repubblica presso Tribunale di Matera,
Dr.ssa Annunziata CAZZETTA. In data 11.06.2014, il Tribunale di
Matera, nella persona del Giudice Dr.ssa Rosa BIA, dopo aver convalidato
l’arresto, ritenendo sussistente il concreto pericolo che gli indagati possano
commettere reati della stessa specie per cui si procede, nonché valutata
l’aggressività e la facilità di trasmodamento nell’episodio delittuoso in
disamina, ha applicato agli arrestati la misura cautelare degli arresti
domiciliari. Allo stato, le indagini sono ancora in corso per individuare
compiutamente gli altri correi.
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