POLICORO – “La Basilicata metta nero su bianco il suo no al deposito nazionale
di scorie
nucleari allo stesso modo di come sta facendo la Regione Sardegna e lo
consegni al Governo nazionale e al premier Renzi”. A sostenerlo è
l’associazione No Scorie Trisaia, che aggiunge: “A breve saranno pubblicati i
criteri per individuare le aree idonee per il deposito nazionale di
scorie
nucleari, criteri già anticipati in parte nell’audizione Ispra presso i ministeri e gli enti competenti prima del marzo 2014 per la mappatura del territorio nazionale e l'identificazione di siti idonei per il deposito. In seguito la Sogin dovrebbe elaborare una carta nazionale delle aree idonee a ospitare il sito sul quale sorgerà il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, elaborata sulla base dei criteri tecnici individuati da Ispra. Il governatore Pittella e tutto il Consiglio regionale mettano in campo tutte le azioni necessarie atte ad avviare un confronto con il Governo e, in particolare, con i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, finalizzato come ha fatto la Sardegna (nella sua mozione) atta a evitare che la Basilicata sia inserita tra le aree idonee a ospitare il sito sul quale
sorgerà il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Il governatore Pittella non ha brillato ultimamente per iniziativa e per interesse sulla questione legata alle barre nucleari di Elk River per la loro restituzione agli Usa in occasione della visita di Obama in Italia, sarebbe stata quella l’occasione per alleggerire il fardello di scorie di III categoria che comunque ora dovranno finire nel deposito nazionale di scorie nucleari che potrebbe capitare in qualsiasi regione italiana, Quale migliore occasione avrebbe ora il governatore Pittella con la visita del 4 giugno prossimo a Potenza del ministro dello Sviluppo Economico Guidi per consegnarli per iscritto il no della Basilicata a qualsiasi deposito di scorie nucleari nel proprio territorio. Per una strana coincidenza nel 2003 fu dopo l'opposizione della Sardegna che si scelse la Basilicata per ubicare il deposito di scorie nucleari a Scanzano, ma questa ribadiamo è solo una coincidenza”.
nucleari, criteri già anticipati in parte nell’audizione Ispra presso i ministeri e gli enti competenti prima del marzo 2014 per la mappatura del territorio nazionale e l'identificazione di siti idonei per il deposito. In seguito la Sogin dovrebbe elaborare una carta nazionale delle aree idonee a ospitare il sito sul quale sorgerà il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, elaborata sulla base dei criteri tecnici individuati da Ispra. Il governatore Pittella e tutto il Consiglio regionale mettano in campo tutte le azioni necessarie atte ad avviare un confronto con il Governo e, in particolare, con i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, finalizzato come ha fatto la Sardegna (nella sua mozione) atta a evitare che la Basilicata sia inserita tra le aree idonee a ospitare il sito sul quale
sorgerà il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Il governatore Pittella non ha brillato ultimamente per iniziativa e per interesse sulla questione legata alle barre nucleari di Elk River per la loro restituzione agli Usa in occasione della visita di Obama in Italia, sarebbe stata quella l’occasione per alleggerire il fardello di scorie di III categoria che comunque ora dovranno finire nel deposito nazionale di scorie nucleari che potrebbe capitare in qualsiasi regione italiana, Quale migliore occasione avrebbe ora il governatore Pittella con la visita del 4 giugno prossimo a Potenza del ministro dello Sviluppo Economico Guidi per consegnarli per iscritto il no della Basilicata a qualsiasi deposito di scorie nucleari nel proprio territorio. Per una strana coincidenza nel 2003 fu dopo l'opposizione della Sardegna che si scelse la Basilicata per ubicare il deposito di scorie nucleari a Scanzano, ma questa ribadiamo è solo una coincidenza”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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