venerdì 23 maggio 2014

Raccolta firme contro diffamazione Don Carlo Ferrarotti

POLICORO – I parrocchiani che per anni sono stati al fianco di Don Carlo Ferrarotti, già parroco della chiesa Maria SS del Ponte (chiesa Madre) di piazza Eraclea, in questi giorni hanno raccolto delle firme e inviato una missiva al vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, Mons. Francesco Nolè, per richiamare l’attenzione di Sua Eccellenza proprio nei confronti del sacerdote che per una cinquantina di anni è stato pastore di anime di una delle parrocchie storiche della città di Policoro risalente alla Riforma Fondiaria. I fedeli scrivono: “I sottoscritti di questa breve lettera, tutti di fede Cristiana, desiderano testimoniare la loro solidarietà, il loro attaccamento, la loro fiducia, la loro stima verso don Carlo Ferrarotti, Sacerdote dedito alla Chiesa, soccorritore delle persone povere, di ammalati, di chi ha bisogno del conforto della Parola del Signore, mite ed equilibrato.! Costui, in questo periodo, è oggetto di atti scellerati da parte di qualcuno che vuole male alla chiesa, in primo luogo, e poi al soggetto da impallinare, per umiliarlo nel peggiore dei modi.! Questo spregiudicate assalto, di cui non conosciamo il fine, ma lo supponiamo, offende la nostra comunità, accudita e sostenuta da don Carlo per moltissimi anni in ogni richiesta ed in ogni espressione.! E di ciò, tutti i firmatari potrebbero raccontare episodi di bontà d’animo, di fratellanza, di diffusore, umile e bonario, della parola di Cristo.! Per questo motivo, Eccellenza, noi tutti esprimiamo molta indignazione e rabbia verso coloro che, usando il libero arbitrio, diffamano con menzogne incredibili, un Sacerdote sol perchè è religioso e, quindi, facilmente vulnerabile ed indifeso.! La rabbia si fa ancora più forte perchè questo scempio viene rivolto per colpire il cuore di una persona anziana.! Dov’è il rispetto e la carità Cristiana ? Non certo negli accusatori o di chi da loro una mano.! Essi non hanno rispetto dell’uomo, figuriamoci se lo hanno verso Gesù.! Nel ringraziarla per la bontà e la pazienza avuta nell’accettare le nostre rimostranze, devotamente la salutiamo”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento