POLICORO – Il lunedì dell’Angelo
non fa miracoli nel centro jonico e la resurrezione del turismo è rinviata al
prossimo anno. Nella migliore delle ipotesi. Sul lungomare centrale nella
mattinata di Pasquetta c’è un po’ di gente, che sembra arrivata qui più per le
condizioni oggettive del territorio (mare, ambiente) che non per quelle
soggettive dell’offerta turistica parallela di chi lo vive quotidianamente. E
la conferma arriva dagli stessi operatori turistici il cui mantra è identico: i
numeri sono gli stessi dell’anno scorso, nessuna novità. Infatti c’è chi
passeggia sulla Duna di via Lido, chi occupa un tavolino nella pineta per il
classico pic nic, chi si accomoda nella sala ristorante dei lidi/chioschi
aperti per assaggiare un menù a base di pesce (menù mare) e c’è chi garantisce
anche quello monti (a base di carne e insaccati). Nelle strutture ricettive con
25/30 euro si mangia un pranzo completo. Questo il quadro a tinte fosche della
scampagnata in riva allo Jonio, sponda Policoro, di lunedì. Non ci sono grandi
attrattive in giro e l’unica compagnia è la tranquillità che offre la zona.
All’Oro Hotel Rocco La Rocca, il direttore, ci accoglie con la solita cortesia.
“Nel week end di Pasqua abbiamo lavorato con un gruppo di turisti napoletani,
oggi (lunedì ndr) non c’è granchè, mentre nel ponte del 25 aprile aspettiamo
un’altra delegazione di ospiti. Cerchiamo di ingegnarci per portare utenza sul
territorio ma le difficoltà non mancano: i percorsi vita sono sporchi, il
lungomare non viene pulito ed è uno spettacolo osceno vederlo trasformato in
una baraccopoli, manca un sistema turismo integrato e ognuno si muove da solo
senza una cabina di regia. Si fa turismo alla giornata alto che
destagionalizzazione…”. Di fronte l’hotel residence Heraclea del geometra
Calviello, anch’egli sempre disponibile: “Abbiamo avuto una quarantina di
camperisti, nella nostra area privata, nel week end dell’associazione camperisti
campani i quali hanno pranzato qui e poi sono andati via per altri itinerari.
La giornata di oggi (sempre lunedì ndr) è come quella degli altri anni: si tira
avanti tra molte difficoltà. Il quadro delle presenze è stazionario”. Nulla di
nuovo dunque sotto il tiepido sole della Pasquetta. Qualcosa cambia a pochi metri
nel Policoro Village. Lì la stagione è già partita da un mese con i campi
scuola del Circolo velico lucano: giovedì sono partiti i ragazzi dell’istituto
De Amicis di Zagarolo (Roma) e dal venerdì Santo a lunedì il camping è stato
aperto alle famiglie. Che tra il 20 e 21 ha visto l’arrivo di circa 200 persone
più l’aggiunta di una delegazione di giovani svizzeri che fino al 25 saranno
impegnati in attività sportive di orienteering. Anche l’oasi del Wwf, località
Idrovora, è stata visitata, come ci riferisce Antonio Colucci, rappresentante
legale della società che la gestisce, da un centinaio di persone delle quali alcune
hanno pranzato dentro la struttura ad altre si sono limitate alla semplice
visita. L’idea di un turismo 2.0 è ancora lontana da addivenire.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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