POLICORO – Manca il numero legale
e non viene votato l’ordine del giorno sul consuntivo di bilancio 2013. La
massima assise locale si è riunita nella serata del 28 aprile nel Palazzo di
città per la discussione e votazione degli ordini del giorno (odg) inseriti
nell’avviso di convocazione. In verità la discussione c’è stata solo sul primo
punto, che poi nell’avviso era il secondo solo che prima dell’inizio dei lavori
c’è stata l’inversione della discussione dell’odg. Pertanto l’assessore al
bilancio e lo stesso sindaco, nelle persone rispettivamente di Massimiliano
Scarcia (Trenta centro-destra) e Rocco Leone (Pdl), hanno illustrato a grandi
linee il documento contabile. Entrambi gli amministratori hanno evidenziato le
ristrettezze economiche che subiscono gli Enti locali dal Governo centrale, il
rispetto dei vincoli di bilancio, Patto di stabilità europeo, le difficoltà che
sta attraversando l’economia mondiale. Tuttavia in un contesto generale non
semplice entrambi nei loro interventi hanno evidenziato come il Comune di
Policoro ha parametri economici/finanziari abbastanza solidi nel rispetto delle
leggi che regolano il settore, garantendo alla comunità la manutenzione delle
strade, il nuovo servizio di raccolta differenziata, la presa d’atto del
Regolamento urbanistico, il bando sulla gestione del PalaOlimpia nella zona
Lido che fa il paio con l’esternalizzazione del servizio legale e un’attenzione
particolare agli abilmente diversi. Inoltre è stato fatto rilevare come per
garantire alcuni servizi e centrare degli obiettivi si è tagliata la spesa
pubblica: 1212,80 per il 2013 di spese di rappresentanza; 200 mila euro
recuperati dalla pubblica illuminazione; 100 mila dalle notifiche della Tares;
48 mila da un termostato del PalaErcole e altri tagli per un totale di 500 mila
euro di soldi recuperati il bilancio. Nella loro replica i consiglieri comunali
di minoranza del Pd, Fabiano Montesano e Francesco Fortunato, insieme a quelli
di Policoro Futura, Gianni Di Pierri e Policoro democratica, Carmine Vetere,
hanno evidenziato le lacune politiche-amministrative della maggioranza che
governa da maggio 2012: mancata programmazione e sviluppo della città con
alcuni progetti del passato che si sono arenati, tra questi la zona D7 a
vocazione turistica e la piattaforma ortofrutticola; lo scostamento enorme tra
le previsioni di spesa e gli impegni assunti, la carenza dei servizi
individuali, l’enorme pressione fiscale che grava sulle tasche dei contribuenti
residenti in città, la questione comparti edilizi dove si è costruito senza
dare le urbanizzazioni primarie a chi ha comprato; gli impianti sportivi poco
utilizzati a fronte di spese elevate per la loro gestione e manutenzione.
Questi sono stati gli argomenti trattati nella contrapposizione a cui non è
seguita la votazione perché i consiglieri comunali di minoranza hanno fatto
mancare il numero legale viste le assenze tra i banchi della maggioranza di:
Veronica Lapadula, Domenico Bianco, Giovanni Lippo e Gianluca Modarelli, con soli
gli ultimi due che, a detta del vice presidente Daniele Sanasi, si sono
giustificati. Inoltre dalla discussione non si è capito se c’è un avanzo di
amministrazione o un disavanzo. L’odg più importante, politicamente, vedeva la
presunta incompatibilità di un consigliere comunale, probabilmente di
maggioranza, vista l’inversione dell’odg, e dunque da discutere in una prossima
assise.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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