POLICORO
– La fascia jonica si conferma crocevia di traffici illeciti di tutti i tipi.
Nella giornata di mercoledì 7 maggio gli uomini della Guardia di finanza della
compagnia di Policoro, guidati dal capitano Francesco Milano, in collaborazione
con l’unità cinofila di Metaponto, hanno sequestrato quasi 20 Kg di droga,
eroina, destinati alla vendita. I dettagli dell’operazione sono stati
illustrati nella mattinata di giovedì presso la compagnia del centro jonico alla
presenza del comandante regionale, V. Zago, e di quello provinciale di Matera,
C. Pantaleo, e altri ufficiali delle fiamme gialle, tra cui naturalmente anche
lo stesso Milano. Nel corso della conferenza stampa è stato spiegato che
durante un normale pattugliamento dell’arteria 106 jonica nel tratto lucano, precisamente
in un posto di blocco al bivio di Marconia di Pisticci, i militari del
ministero dell’Economica hanno fermato una macchina di grossa cilindrata, un
Suv scuro, con targa albanese con a bordo un uomo di identica nazionalità
incensurato. Nella fase di controllo i due cani addestrati nella ricerca di
sostanze stupefacenti, Neles e Vamo, hanno annusato qualcosa di strano nel
veicolo e così il controllo è stato più serrato da parte dei finanzieri, tanto
che la stessa macchina veniva portata in un’officia meccanica per essere
“vivisezionata”. E infatti i due pastori tedeschi scovavo 40 pannetti di droga
all’interno di un tubo sotto l’automobile lungo quasi come quello del gas di
scarico, 2 metri, e dallo stesso uscivano veri e propri pacchi di droga ben
confezionati proprio per sfuggire ad eventuali incisivi controlli da parte
delle forze dell’ordine. L’albanese è stato denunciato e condotto nella casa
circondariale di Matera a disposizione dell’autorità giudiziaria, con il carico
di droga e la stessa macchina posti sotto sequestro. E’ il quinto sequestro
dall’inizio dell’anno di ingenti quantitativi di droga di queste dimensioni non
solo in termini di peso ma anche di valore economico. Infatti 20 chili di
droga/eroina corrispondono più o meno a 3 milioni di euro, e la sostanza
stupefacente può essere tagliata più volte per lo smercio. La macchina di
grossa cilindrata, con il carico che sarà distrutto in un inceneritore, era
diretta in Calabria, secondo la guardia di finanza, e si presume fosse sbarcata
a Bari proveniente dall’Albania dove il traffico di eroina sarebbe parecchio
diffuso, anzi non è escluso che nella nazione delle Aquile ci sarebbe proprio
una raffineria di eroina.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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