POLICORO
– La crisi politica al Comune di Policoro non è figlia di incomprensioni
personali ma di divergenze politiche. Il 28 aprile il gruppo consiliare di Fi
ha fatto mancare il numero legale per l’approvazione del previsionale, e in
seconda seduta si è verificata la stessa situazione. A distanza di qualche
giorno, i tre consiglieri del partito di Silvio Berlusconi, G.Modarelli, D.
Bianco e V.Lapadula, dichiarano: “Lette le dichiarazioni, del tutto
sconcertanti, rilasciate dal sindaco Rocco Leone (FI) in data 7 Maggio u.s. - i
“dissidenti” - per usare un termine quanto mai fuori luogo utilizzato dal
nostro sindaco - non possono esimersi dal replicare alle parole del crimo cittadino.
A parte ogni considerazione circa il maldestro tentativo del sindaco Leone di
offrire ai lettori, ovvero ai cittadini di Policoro, una versione dei fatti
artatamente distorta, completamente difforme dalla realtà, per ragioni di
chiarezza nei confronti di chi legge corre l’obbligo precisare che la nostra
assenza dal consiglio comunale indetto per la data del 28/04/2014, nulla ha a
che vedere, diversamente da quanto si è fatto lecito affermare il sindaco, con
presunti motivi di natura personale. In realtà, infatti, cosi come chiaramente
si evince dal comunicato stampa di Forza Italia, soggettivamente interpretato
dal sindaco in un senso completamente difforme e assolutamente fantasioso
rispetto al suo reale significato, i motivi sottesi alla decisione di non
presenziare sono stati ampiamente chiariti nell’ambito del comunicato sopra
citato e ed attengono unicamente ad aspetti di natura politica. In ogni caso,
data la gravità delle affermazioni del sindaco, tanto da costringerci, a nostra
volta, a ricorrere alla stampa, si invita il sindaco Leone, in ossequio a
quella trasparenza e coerenza di cui tanto si vanta, a voler pubblicamente
rendere edotta tutta la cittadinanza, compresi i sottoscritti consiglieri
comunali Veronica Lapadula, Gianluca Modarelli, Domenico Bianco che allo stato
ne sono allo scuro e neppure riescono ad immaginarli, di quali sarebbero i
presunti motivi personali legati alla decisione di non partecipare alla seduta
del consiglio comunale del 28/04/2014. Fermo restando quanto sopra,
un’ulteriore considerazione è d’obbligo. È emblematica, e la dice lunga,
l’espressione utilizzata dal sindaco laddove ci definisce “palla al piede”. Sul
punto non ci dilungheremo molto limitandoci unicamente a dire che se essere
“palla al piede” significa essere coerenti con le proprie idee e con quanto si
è promesso alla cittadinanza Policorese, allora siamo ben contenti di essere
una “palla al piede” piuttosto che dei “cani sciolti”.
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