POLICORO
– La città jonica ha indossato l’abito delle grandi occasioni sabato 10 maggio,
quello rosso. Tutti l’hanno desiderata sin dalla mattinata. Non vedevano l’ora
di vezzeggiarla, ammirarla, vederla da tutti gli angoli: da vicino e da
lontano. I dipendenti comunali si sono prodigati montando i gazebo e facendo in
modo da non farla sfigurare dalle molte presenze che si preannunciavano e che
poi ci sono state. Il contorno della serata non è stato da meno: sette/otto
stand, l’edicola Eraclea aperta fino alle 22:00, il bar/pizzeria “Mediterranea”
con un via vai di avventori, una bancarella con tanti palloni gonfiabili
venduti ai bambini, pub e attività che circondano piazza Eraclea non vedevano
tante persone da settimane. Nella vicina piazza Dante è stato oscurato anche il
comizio del Tsipras e del giudice Arbia candidata al rinnovo del Parlamento
europeo. Non si poteva chiedere di più agli organizzatori della Coldiretti,
sindacato agricolo del presidente zonale Vincenzo Padula, i quali hanno
addobbato gli ingressi della città con il vessillo della loro associazione di
categoria che vanta più iscritti tra tutte le “corporazioni” del primo settore
dell’economia regionale. Un convegno tecnico agricolo ha aperto la manifestazione,
poi l’illusione di toccarla e baciarla si è tramutata in realtà: dalle 20:00 in
poi tutti sono scesi in piazza, con i parcheggi circolari pieni di autovetture,
non vedendo l’ora di prenderla in mano: in tutti i modi. Dal bicchiere, dal
piatto, dal cestino confezionata come un bene prezioso. E lo è nei fatti. La
fragola non ha tradito le attese ed è da cinque anni, grazie anche ad eventi
simili, il frutto tipico di Policoro, uno dei suoi simboli come Ercole e il
leone Nemeo o la colomba bianca della pace. La sagra della fragola, patrocinata
dall’Amministrazione comunale, ha compiaciuto tutti come nessun altra cosa,
forse, riesce a mettere tutti d’accordo: uno dei biglietti da visita più belli
che si possano mostrare. Ed è questa la nota più positiva della giornata. Per
il resto ogni parola in più sulla bellezza jonica della fragola è sprecata.
Gabriele
Elia
(fonte
il Quotidiano della Basilicata)
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